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32 anni dalla strage di Capaci: onore a chi si schierò contro la mafia

“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”, il coraggio e gli insegnamenti di Giovanni Falcone camminano sulle nostre gambe e su quelle di chi verrà dopo di noi

Sono trascorsi 32 anni dalla morte per mano mafiosa del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della sua scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Quel giorno l’asfalto toccò il cielo, l’esplosione scosse i nostri cuori e le nostre coscienze. Ricordiamo e tramandiamo il sacrificio di Giovanni Falcone, l’uomo che non ebbe paura di sfidare la mafia a testa alta.

Meloni: “Falcone ci ha insegnato che gli uomini passano, le idee restano. Contro ogni mafia, sempre”

“Ricorre oggi il 32esimo anniversario della strage di Capaci. Giovanni Falcone ci ha insegnato che ‘gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini’. Fare ogni giorno tesoro di queste parole è il modo migliore che tutti noi abbiamo per onorare il sacrificio di chi ha perso la vita a Capaci quel 23 maggio 1992.

Non disperdere i loro insegnamenti, il loro coraggio, portare avanti quei valori di Libertà, Giustizia e Legalità che hanno reso immortali: più forti del tritolo e delle bombe di vigliacchi criminali senza scrupoli. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e tutti gli altri eroi che hanno combattuto per una società libera dall’oppressione mafiosa, vivono ancora e per sempre nei nostri cuori.

Le loro idee camminano sulle nostre gambe e su quelle di chi verrà dopo di noi. Contro ogni mafia, sempre”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La Russa: “32 anni fa l’Italia fu sconvolta dalla notizia dell’attentato mafioso”

“Il 23 maggio di 32 anni fa, l’Italia fu sconvolta dalla tragica notizia dell’attentato mafioso avvenuto nei pressi di Capaci e che provocò la morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Giovanni Falcone, insieme a Paolo Borsellino, a tanti altri magistrati e a donne e uomini delle Forze dell’Ordine, rappresentano la dedizione e la professionalità di chi scelse con coraggio di stare dalla parte delle Istituzioni e di non abbassare la testa di fronte alle minacce della criminalità organizzata.

Esempi per le future generazioni che l’Italia non potra’ mai dimenticare”, così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

Colosimo: “Strage di Capaci ha segnato la storia dell’Italia”

“La strage di Capaci ha segnato la storia dell’Italia, certamente in negativo, ma anche in positivo perché la rivoluzione civile e culturale che affiancò la repressione dello Stato portò un colpo durissimo a Cosa nostra, che ne risente ancora oggi. È evidente che quello che in questo momento manca è soprattutto quell’attenzione e quella risposta dalla popolazione con la stessa forza.

La criminalità organizzata ha cambiato volto, ma rimane un problema per la nostra Nazione”, ha affermato il Presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo.