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La rivoluzione fiscale del governo Meloni

Via libera del Consiglio dei ministri ai primi tre testi unici in materia fiscale: avanti con la riduzione delle tasse e la lotta all’evasione fiscale

Solo dopo pochissimi mesi dall’approvazione della delega fiscale, il governo Meloni continua a lavorare per la completa realizzazione della rivoluzione fiscale: vogliamo un fisco amico dei cittadini e delle imprese, che tende la mano a chi è impossibilitato a pagare, ma risoluto e severo con i furbetti. Il via libera del Consiglio dei Ministri ai primi tre testi unici in materia fiscale è soltanto l’inizio di questa rivoluzione.

Ecco le novità della rivoluzione fiscale

Tra le tante novità che il governo ha introdotto c’è quella del “concordato preventivo biennale”, il quale consentirà ai tanti cittadini con partita iva di potersi accordare con l’Agenzia delle entrate in maniera preventiva sul pagamento delle tasse del biennio successivo. L’obiettivo della misura è quello di consentire ai lavoratori autonomi di poter programmare i propri investimenti nel futuro.

Il Consiglio dei ministri ha dato il primo via libera ai tre testi unici in materia fiscale: il primo sulle sanzioni penali ed amministrative in materia tributaria, il secondo sui tributi erariali minori ed, infine, il terzo che riguarda la giustizia tributaria. Questo è un provvedimento che mira a coordinare e semplificare il sistema delle norme già esistenti in materia fiscale.

Stop all’evasione fiscale

Per Fratelli d’Italia la lotta all’evasione fiscale è un caposaldo fondamentale da perseguire in maniera efficace e non tartassando i contribuenti. Nel 2023, grazie al lavoro del governo Meloni, il fisco è riuscito a recuperare la cifra di 24,7 miliardi di euro, ben 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Una cifra da record per l’Italia, ma puntiamo a fare ancora di più.

Le accuse che la sinistra muove verso l’operato del governo non reggono, sono proprio questi numeri che le smentiscono e che ci confermano che stiamo lavorando bene e nella giusta direzione. Non ci fermeremo davanti alle chiacchiere di qualcuno: i risultati parlano chiaro e danno ragione al governo Meloni.