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Violenza donne: il film della Cortellesi fu bocciato dal Pd

Un'immagine del film "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi

La Repubblica sbugiardata: fu commissione di Franceschini a bocciare “C’è ancora domani”

‘C’è ancora domani’, il film di Paola Cortellesi sulla violenza contro le donne, in queste settimane ha commosso ed emozionato pubblico e critica. Scoppiano polemiche sulla bocciatura del film da parte della commissione del Ministero della Cultura per ottenere finanziamenti pubblici, ma il ministro era Dario Franceschini.

Repubblica attacca il governo, ma dimentica di dire che era di sinistra

Il quotidiano La Repubblica titola “Opera di scarso valore. E il ministero della Cultura negò i finanziamenti al film di Cortellesi” per tentare di attaccare il governo attuale lasciando intendere che il mancato finanziamento sia da addebitare al Ministro Gennaro Sangiuliano, visto che nell’articolo non viene mai citato di quale governo si tratti.

Indovinate il perché? La bocciatura del film fu fatta dalla Commissione nominata dall’ex Ministro della Cultura, Dario Franceschini del Partito Democratico, ancora a capo del MIC il 12 ottobre 2022, com’è facilmente verificabile da tutti.

La doppia morale della sinistra

Ecco la solita sinistra: scende in piazza e organizza manifestazioni, ma poi si guarda bene dall’essere coerente nei fatti e, in questo caso, non finanzia un film che è riuscito a commuovere ed emozionare milioni di italiani. Mentre ha finanziato film con centinaia di migliaia di euro che hanno venduto 29 biglietti.

Hanno pagato con le tasse degli italiani in difficoltà i capricci dei divi del cinema, clicca qua per vedere tutti gli sprechi di finanziamenti pubblici fatti dalla sinistra. Ha ragione l’attuale Ministro Gennaro Sangiuliano a voler cambiare tutto: è fatto grave che una Commissione non ha ritenuto valido di contributo e finanziamento un film dalla tematica così dirompente ma narrata con magistrale delicatezza.