Violenza sulle donne: reddito di libertà per 3mila vittime

Un contribuito che rappresenta un primo passo per riacquistare autonomia dopo periodi di maltrattamenti e difficoltà

Un contribuito che rappresenta un primo passo per riacquistare autonomia dopo periodi di maltrattamenti e difficoltà. Sono già 3mila le donne che hanno ottenuto il reddito di libertà che le aiuterà a sostenersi. Il governo ha anche inserito bonus per le assunzioni delle donne vittime di violenza, questo si aggiunge agli incentivi, messi in campo dal governo Meloni, per le imprese che assumono donne vittime di violenza. Nessuna è sola.

Reddito di libertà: un aiuto alle donne vittime di violenza

Tra le misure più concrete messe in campo dal governo Meloni il reddito di libertà si inserisce tra le più importanti ed essenziali: rappresenta un contributo economico di 400 euro destinato alle donne vittime di violenza che mira ad aiutarle e sostenere la loro indipendenza economica. L’Inps ha ricevuto più di 6.000 domande in tutta Italia per il reddito di libertà: per adesso circa 3.000 solo state accolte. La prima regione per numero di richieste risulta essere la Lombardia, seguita da Campania, Lazio e Sicilia.

Il reddito è stato finanziato a regime dalla legge di bilancio 2024. Per farne domanda la donna vittima di violenza deve essere seguita da un centro antiviolenza: nei moduli per la richiesta occorre una dichiarazione del responsabile del centro per accertare la situazione di emancipazione. Avere diritto al reddito di libertà consente di poter avere accesso, insieme ad altri requisiti, anche al bonus assunzioni.

Bonus assunzioni: ecco come funziona

Il bonus assunzioni è uno sgravio totale dei contributi a favore dei datori di lavoro privati che assumono donne vittime di violenza. Il bonus ha una durata diversa a seconda del tipo di contratto: se è a tempo determinato lo sgravio contributivo avrà una durata di 12 mesi, 18 mesi se quest’ultimo venisse poi stabilizzato, mentre per i contratti a tempo indeterminato lo sgravio sarà di 24 mesi. Lo stanziamento previsto dal governo per sostenere questa importante misura è pari a 12,5 milioni di euro nella legge di bilancio.