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Venezuela, leader dell’opposizione costretto all’asilo politico

Il leader dell’opposizione, Edmundo Gonzales, dopo aver denunciato le elezioni farsa ed aver rischiato l’arresto ha trovato asilo politico in Spagna

Già la Procura Generale del Venezuela aveva accusato Gonzales di gravissimi reati per aver denunciato i brogli elettorali di Maduro tentando così di arrestarlo ed incarcerarlo come, ormai, il regime è abituato a fare con gli oppositori. Gonzales non aveva certo intenzione di lasciare il suo paese, ma è stato costretto a richiedere asilo politico all’Ambasciata spagnola per non essere arrestato e processato come un criminale per il sol fatto di aver protestato contro un dittatore.

Il regime voleva arrestare Edmundo Gonzales

Il regine del dittatore Maduro voleva arrestare Edmundo Gonzales, leader dell’opposizione e reale vincitore delle elezioni, per aver denunciato i brogli elettorali. La Procura del Venezuela ha indagato su un sito web nel quale il partito di Gonzales aveva caricato gran parte dei registri elettorali a sostegno della denuncia sui brogli. L’accusa era quella di “usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alla legge, reati informatici, associazione a delinquere e cospirazione, reati legati alla pubblicazione e al mantenimento del sito web ResultadosconVZLA.com”.

Costretto all’esilio

L’esilio forzato a cui è stato costretto Edmundo Gonzales è l’ulteriore prova che ci conferma come tutto il popolo venezuelano sia vittima delle tirannie di un dittatore che ha creato un regime in tutto e per tutto. Il socialismo di Maduro ha ormai fallito nel dimostrare le sue intenzioni ed i suoi metodi. Il Venezuela è arrivato alla tirannia di un regime comunista.

Il silenzio della sinistra

La sinistra, come siamo abituati a vedere, non si è ancora espressa sulla vicenda. Il fatto è grave e fa più rumore di mille parole. Dove sono tutti gli intellettuali di sinistra che urlavano “dittatore” ad Orban quando la Salis era sotto processo in Ungheria? Perché adesso che un dittatore comunista come Maduro sta reprimendo un’intera popolazione e sta incarcerando migliaia di persone che protestano chiedendo democrazia e giustizia questi sedicenti intellettuali non dicono niente?

Speriamo che a sinistra non difendano o, peggio, condividano questi metodi di governo anti democratici. Ci auguriamo che qualche parola, prima o poi, la dicano contro una dittatura sanguinaria che reprime il dissenso con arresti e minacce.