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Si dichiarano rifugiati, ma poi vanno in vacanza nel Paese che li perseguiterebbe

Tolleranza zero per chi si beffa delle regole: il Ministero dell’Interno sta smantellando le truffe dei migranti che si dichiarano rifugiati ma poi tornano nel loro Paese da turisti, permessi revocati e migranti rimpatriati

Rifugiati sì, ma non d’estate. O, almeno, non nei periodi di vacanza. Sbarcano da rifugiati, dichiarando di essere perseguitati nei loro Paesi d’origine ma poi, una volta acquisito lo status di rifugiato, tornano nel Paese d’origine per passare qualche giorno di vacanza: sì, proprio, nello Stato che dovrebbe perseguitarli. Tolleranza zero verso questi truffatori: il Ministero dell’Interno sta smantellando tutte le truffe e rimpatriando i clandestini che sono tornati nei Paesi che li perseguiterebbero per stare un po’ in vacanza.

Tolleranza zero per i clandestini truffatori

Una vera e propria truffa. Sbarcano in Italia dichiarandosi perseguitati nel loro Stato d’origine e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, tornano proprio in quel Paese per qualche giorno di vacanza. Un comportamento intollerabile che non consente, tra l’altro, di aiutare chi davvero ha bisogno ed è in difficoltà.

Il governo Meloni ha sempre affrontato l’immigrazione illegale in modo serio e concreto. Con fatti e non proclami. Basti pensare al cambio di paradigma che c’è stato in Europa grazie a Giorgia Meloni: adesso tutti concordano sulla guerra senza tregua ai trafficanti di esseri umani.

I dati del ministero dell’Interno sulla cessazione del permesso di soggiorno per 305 stranieri che si erano dichiarati perseguitati nel Paese d’origine, salvo poi tornarvi senza alcun problema da turisti, indica la serietà con cui questo esecutivo sta affrontando il problema dell’immigrazione irregolare.

Permessi revocati e clandestini rimpatriati

Attualmente i procedimenti per la cessazione o per la revoca dei permessi di soggiorno ai falsi rifugiati sono, in totale, 1.535 a fronte dei soli 89 dello scorso anno. Questo incremento così netto dimostra come il Viminale stia facendo controlli molto approfonditi. Con i precedenti governi tutte queste pratiche non ricevevano la giusta attenzione e venivano lasciate al caso.

Con il governo Meloni però la rotta si è invertita ed adesso il governo ha, finalmente, una posizione ferma contro l’immigrazione irregolare. Dobbiamo aiutare i veri rifugiati: chi ha davvero bisogno di aiuto e non i falsi rifugiati che vengono qua e poi tornano in vacanza nel Paese che, a detta loro, li perseguiterebbe.