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Egiziani picchiati da musulmani in nome del Ramadan

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Cristiani copti picchiati da alcuni musulmani per aver fumato durante il ramadan. E’ l’incredibile episodio avvenuto a Torino e raccontato dai principali quotidiani. 

Vittime di questa atroce vicenda due uomini egiziani, Sherif Azer, piccolo imprenditore edile in Italia da 40 anni, aggredito mentre stava passeggiando con il fratello Nabil, di 71 anni. Dopo aver preso un caffè i due hanno acceso una sigaretta.

Una scena che purtroppo è stata notata da due ragazzi, descritti come marocchini o tunisini, che gli hanno intimato con veemenza di smettere di fumare perchè proibito dal ramadan.

E alla risposta dei due egiziani che nessuna legge vietava di fumare in strada, la risposta dei due uomini musulmani è stata raggelante. “l’unica legge in vigore è quella del Ramadan”. 

Rissa in nome del ramadan

Sherif, come ha raccontato a vari giornali, ha cercato di spiegare che sono cristiani copti, ma i giovani, usciti da un negozio di alimentari halal, non sentono ragioni.

“Qui comando io, ha urlato uno dei due, e poi ha bestemmiato il nome di Gesù” racconta l’uomo. A quel punto arrivano altre 7-8 persone e volano schiaffi e calci verso i due egiziani, colpevoli solo di essere cristiani copti e non dover rispettare il ramadan. 

Visitati in ospedale sono stati dimessi con prognosi di cinque e dieci giorni, con lesioni al torace e al volto. L’episodio è avvenuto a Barriera di Milano, quartiere multietnico di Torino, ostaggio di pusher e degrado. 

Interrogazione al ministro

Sull’episodio è intervenuta anche la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli che ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’interno.

“Chiederò conto di questa aggressione gravissima, in un momento in cui le nostre coste sono prese d’assalto da individui di cui non sappiamo nulla, – sottolinea – forse sarebbe bene accertarsi di non importare ulteriori sostenitori della legge islamica nelle nostre periferie”. 

Come ha spiegato la vittima, quello è un “territorio islamizzato tutti gli arabi, anche i non musulmani”. “Devono rispettare i dettami del Corano e soprattutto nel mese del Ramadan, le aggressioni sono frequenti”. 

Nel mirino degli integralisti sono già finite le due figlie di Sherif, una perché non porta il velo e l’altra offesa per aver comprato il prosciutto. L’uomo ha denunciato anche la presenza di decine di moschee abusive.