Una ragazza marocchina voleva vivere all’occidentale e diventare un’estetista ma il padre ed il fratello l’hanno sequestrata e segregata, minacciandola di morte e arrivando a farle tentare il suicidio.
Arriva da Ferrara l’ennesima e atroce vicenda che siamo costretti a subire per le pericolose derive islamiste che si ripetono in Italia.
Solo poche settimane fa abbiamo assistito alla drammatica storia di quella ragazza del Bangladesh che ad Ostia ha avuto il coraggio di denunciare ai carabinieri l’integralismo islamico della sua famiglia.
La storia
Stavolta la vicenda riporta ancora una volta alla luce la pericolosità di certi fenomeni. Il padre della giovane è stato arrestato. Al fratello della ragazza, oggi 18enne ma che ha subito violenze e minacce fin da ragazzina, invece è stato imposto il divieto di avvicinamento.
La giovane ha chiesto aiuto ad una volante della Polizia, preoccupata che il padre venisse a prenderla, dopo averla minacciata di morte.
La ragazza però ha trovato il coraggio raccontare gli anni di soprusi vissuti per il fatto che lei non volesse volesse professare la religione musulmana, né seguirne i precetti.
La ragazza che, una volta maggiorenne è andata a vivere con degli amici e ha iniziato a lavorare come cameriera a Ferrara.
Nel corso degli anni la giovane ha rivelato di aver subito, nel corso degli anni, diversi atti di violenza fisica e psicologica che la hanno indotta anche ad un tentativo di suicidio, lo scorso giugno.
Nel 2018 la ragazza era stata portata in Marocco costretto dai genitori ad matrimonio combinato con il cugino di 32 anni, figlio del fratello del padre. La sera stessa, la giovane ha raccontato di essere stata costretta dal cugino a consumare un rapporto sessuale.