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Intelligenza artificiale, Meloni: “La sfida epocale per la società”

Giorgia Meloni è intervenuta al Summit sull’intelligenza artificiale a Seoul: una sfida epocale per la nostra società che per la prima volta rischia di mettere in discussione la centralità dell’uomo

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato all’AI Seoul Summit: un evento importante per continuare ad affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale. Durante il suo intervento ha parlato dei punti fondamentali che riguardano il nuovo e grande mondo dell’intelligenza artificiale: dall’implementazione all’interno del mondo del lavoro, fino alla cooperazione tra gli Stati per poter creare delle regole.

Meloni: “Siamo di fronte a una nuova frontiera del progresso”

“L’intelligenza artificiale è una sfida epocale per l’intera società. Siamo di fronte a una nuova frontiera del progresso, che per la prima volta nella storia rischia di mettere in discussione il principio stesso della centralità dell’uomo. Infatti, rispetto ad ogni altra rivoluzione del passato, l’intelligenza artificiale generativa prefigura un mondo nel quale il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma le sostituisce.

E se in passato questa sostituzione riguardava soprattutto il lavoro fisico, in modo che le persone potessero dedicarsi ai lavori intellettuali e di organizzazione, ora è l’intelletto che rischia di essere sostituito. Con un impatto, se non gestito, inevitabile anche sui lavoratori a più alta specializzazione. Sempre più lavoratori potrebbero diventare inutili; la ricchezza rischierebbe di concentrarsi e verticalizzarsi più di quanto non lo è già ora; e la classe media, spina dorsale delle nostre società, potrebbe sparire”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Summit sull’intelligenza artificiale di Seoul.  

Intelligenza artificiale a misura d’uomo

L’Intelligenza artificiale sarà destinata ad incidere su tutti noi nei prossimi anni, ma sarà compito dei governi, delle imprese e dei privati modellarla sull’esigenze dell’uomo, come detto da Giorgia Meloni durante il summit: “È una sfida per tutti. Per i governi, chiamati a concordare nei contesti multilaterali un approccio comune; ma anche e soprattutto per le imprese e il settore privato, che devono concentrarsi sulla gestione del rischio, sulla responsabilità e sulla trasparenza.

È fondamentale che Governi e imprese, pubblico e privato, lavorino insieme e sappiano creare un’alleanza per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine. Anche per questo, la Presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità”.

Con il G7 un piano d’azione per l’Intelligenza artificiale

“Siamo impegnati per lanciare, sempre in ambito G7, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perché è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo.

A Bletchley Park abbiamo lavorato molto bene, in particolare con la definizione dei test di sicurezza concordati per le aziende, e sono convinta che questo Summit ci permetterà di fare importanti passi avanti. Il linguaggio dell’intelligenza artificiale è adattabile e cambia rapidamente, e noi dobbiamo garantire la stessa adattabilità e rapidità di cambiamento, se non vogliamo che i rischi che possono derivare dallo sviluppo di questa tecnologia impediscano di coglierne le grandi opportunità. 

Non è una sfida facile, ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte, senza esitazioni”, ha concluso così il suo intervento all’Ai Seoul Summit il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.