Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Immigrazione, il modello italiano seguito dall’Europa

I riconoscimenti ottenuti sono medaglie da appuntare al petto per il governo Meloni, a dispetto di una sinistra fintamente buonista ed inconcludente, dai “porti aperti a tutti”

Neppure nella più rosea delle previsioni avremmo potuto immaginare un presidente del Consiglio italiano illustrare ai partner europei il proprio modello della gestione dell’immigrazione e che lo stesso diventasse paradigma. Lo ha fatto Giorgia Meloni che oggi, all’incontro informale sui migranti tra 11 Paesi e la Commissione europea a Bruxelles, ha presentato l’intesa Italia-Albania. Prevenire l’immigrazione irregolare, combattere i trafficanti di morte, garantire accoglienza e integrazione solo a chi ne ha davvero il diritto: sono questi gli obiettivi comuni che, da quando Giorgia Meloni è alla guida della Nazione, è riuscita a fissare, ribaltando il modus operandi dell’Europa, che sino a ieri si limitava alle ricollocazioni.

Le Nazioni europee seguono Meloni

Molte Nazioni europee stanno manifestando il loro sostegno ed il loro interesse nei confronti delle politiche di gestione dell’immigrazione pensate e messe in campo dal governo Meloni. La nostra politica di esternalizzare i flussi di migranti al di fuori dei confini europei per gestirli in maniera più efficiente ha fatto colpo su tutti, anche i Paesi che per la sinistra sono amici. Tra questi ci sono Francia, Germania, Gran Bretagna, e molte altre ancora.

L’Olanda, ad esempio, sta già pensando di creare un hub per ospitare i migranti in Uganda sulla base del modello Italia-Albania. La Danimarca, invece, starebbe pensando di fare la stessa cosa in Kosovo.

I leader europei spingono per copiare le politiche italiane

Oltre all’Italia altri leader di dieci Nazioni europee (Austria, Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Olanda, Danimarca e Ungheria) hanno chiesto un incontro informale per discutere del modello utilizzato dall’Italia per la gestione dell’immigrazione. Questo è un grande segnale che non va ignorato. Gli obiettivi sono chiari: prevenire l’immigrazione irregolare, contrastare il traffico di esseri umani e garantire così accoglienza ed integrazione a chi ne ha il diritto.

Giorgia Meloni è riuscita a ribaltare le idee di un’Europa rimasta finora immobile di fronte ad un grave problema. Speriamo che la sinistra riesca a comprendere che anche i loro “amici” danno ragione al governo Meloni e che non è l’Italia del governo Meloni ad essere rimasta isolata in Europa, ma sono loro ad essere rimasti isolati ora che anche i loro amici spingono per creare un modello europeo sulla base del modello italiano.

Meloni: “Europa discute le nostre iniziative, sinistra italiana attacca in maniera inconsistente”

“Prevenire l’immigrazione irregolare, combattere il traffico di esseri umani e rendere più efficace la politica europea dei ritorni. Curioso notare come, mentre quasi tutta l’Europa discute delle nostre iniziative per contenere l’immigrazione irregolare, la sinistra italiana pensi unicamente ad attaccarle in maniera inconsistente e gratuita”, ha dichiarato Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Von Der Leyen appoggia il modello Italia-Albania

“Qui la discussione riguarda i Paesi terzi sicuri, perché riconosciamo pienamente e ci prendiamo la responsabilità del bisogno di protezione, ma questo non vuol dire che la protezione debba essere data solo nell’Ue. Si può avere protezione anche in Paesi terzi sicuri”, ha dichiarato il Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, appoggiando il patto Italia-Albania fortemente voluto da Giorgia Meloni.

I riconoscimenti ottenuti sono medaglie da appuntare al petto per il governo Meloni, a dispetto di una sinistra fintamente buonista ed inconcludente, dai “porti aperti a tutti”.