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Immigrati: il Pd in Toscana viola la legge e dà 4 milioni al business dell’accoglienza immigrati

Prato: immigrati violano quarantena

Il Partito democratico in Toscana calpesta il decreto sicurezza e regala quattro milioni per far ripartire il business dell’accoglienza immigrati.

Insieme al capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Paolo Marcheschi abbiamo denunciato l’effetto della scelta del governatore Rossi e della maggioranza.

La commissione ha approvato una legge con cui si vogliono restituire le risorse tagliate per i Cas, soldi dei cittadini che, per di più, finiranno per accogliere gli immigrati che secondo il Dl sicurezza sono in attesa di rimpatrio e quindi clandestini.

Per ogni immigrato verranno stanziati da 600 a 1000 euro al mese. Verranno finanziati progetti di inserimento nella scuola e nel mondo del lavoro, progetti che in passato sono tutti miserabilmente falliti.

Si tratta di una “legge bandiera” e, visto che la competenza è palesemente nazionale, verrà impugnata davanti alla Corte Costituzionale.

Rossi vuole così fa peggio di Carola Rackete, perché non solo disobbedisce alla legge, ma lo fa utilizzando soldi pubblici.

Così facendo, inoltre, la Toscana e le regioni che faranno lo stesso diventeranno il porto franco per tutti i clandestini che si trovano sul territorio italiano.

In questi giorni stanno emergendo nuove inchieste sul business dell’accoglienza immigrati. Decisiva in questo senso è stata la legge proposta da Fratelli d’Italia ed approvata: la Taglia-business, che impone alle cooperative e agli altri soggetti di rendicontare le spese.

L’ultimo caso è quello degli undici provvedimenti di custodia cautelare per “Fake onlus”, coordinata dalla procura di Milano e condotta dalla Guardia di Finanza di Lodi.

Al centro ci sono quattro organizzazioni senza scopo di lucro attive nell’accoglienza dei richiedenti asilo tra Lodi, Pavia e Parma.

Risparmiavano su cibo e vestiti per fare business sulla pelle degli immigrati. Il tutto per un totale di 7 milioni e mezzo di fondi pubblici incassati indebitamente nel giro di quattro anni (LEGGI QUI).

Sono ‘Area Solidale’, ‘Milano Solidale’, ‘Gli amici di Madre Teresa Giuliani’ e ‘Volontari senza frontiere’. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, quelli di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio.