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Giustizia, necessario il decreto carceri

sesso in carcere

Per le carceri serve un intervento strutturale che la sinistra, durante tutti gli anni in cui ha governato, non è mai riuscita a portare a termine

La Commissione Giustizia della Camera ha analizzato il testo del decreto cosiddetto “Carceri sicure”: si tratta di un provvedimento strutturale, la cui adozione è urgente. Agisce su più fronti con l’obiettivo di garantire il rispetto del principio costituzionale di non colpevolezza fino alla condanna definitiva, ma poi di assicurare con rigore quello della certezza della pena.

Più Agenti di Polizia Penitenziaria

Grazie alle nuove norme, sarà rafforzata la sicurezza, l’operatività e l’efficienza degli istituti penitenziari mediante l’assunzione di nuovi 1000 Agenti di Polizia Penitenziaria e tramite lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di vice-ispettori e vice-commissari della Polizia Penitenziaria.

Sarà garantito il miglior funzionamento degli istituti di pena, mediante l’incremento del personale che opera in ambito penitenziario e minorile. Con queste assunzioni, salgono a 2000 le extrassunzioni per la Polizia Penitenziaria finanziate dal Governo Meloni in meno di due anni dal suo insediamento. 2000 unità di personale che si in aggiungeranno alle assunzioni ordinarie previste per il turn-over al 100% del personale in quiescenza.

Minori e tossicodipendenti nelle comunità di accoglienza

Sarà assicurato un più efficace reinserimento dei detenuti nella società, anche attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento.

Sia il minore che il tossicodipendente sono detenuti particolari e vogliamo facilitare il trasferimento della detenzione dalla brutalità del carcere a una comunità di accoglienza, sempre restando fermo che si tratta di un regime detentivo, non di una liberazione anticipata. Un passo avanti nella riabilitazione e nel reinserimento sociale, ma anche un rimedio al sovraffollamento carcerario.

Tra le altre misure, è anche prevista l’istituzione del commissario straordinario per le carceri. La direzione intrapresa dal governo è quella di conciliare certezza della pena ed umanizzazione del trattamento, e coniugare la sicurezza delle strutture carcerarie con la piena dignità dei detenuti.