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Agricoltura, riformata la Pac: vittoria del governo Meloni

Il Consiglio dell’Ue ha dato il via libera definitivo alla revisione mirata della Pac: meno burocrazia, più flessibilità e agricoltura al centro dell’agenda europea

Meno burocrazia, più flessibilità e agricoltura al centro dell’agenda europea: il risultato ottenuto con le modifiche alla Pac è una vittoria italiana. Adesso, però, per dire definitivamente basta alle folli ideologie ambientaliste sinistre dobbiamo cambiare la maggioranza che governa in Europa, come abbiamo fatto in Italia. Il governo Meloni è sempre stato dalla parte degli agricoltori ed in Europa ha richiesto fin da subito di modificare la Pac.

Ecco la Pac revisionata

La principale modifica alla Pac riguarda l’introduzione di una facoltà riservata ai singoli Stati: ognuno potrà concedere delle deroghe temporanee agli agricoltori nel caso in cui si presentino delle avversità climatiche non previste che impediscano agli agricoltori di ottemperare ai requisiti richiesti dalla politica comune europea.

Gli Strati membri, in caso di utilizzo di questa deroga, dovranno informare annualmente la Commissione europea. Ma non solo, questi avranno una maggiore flessibilità decisionale in merito a quali terreni proteggere ed in che periodo dell’anno, alla rotazione delle colture ed alla diversificazione di queste ultime: tutto questo in un’ottica più funzionale che mira a diversificare gli interventi in base alle specificità regionali e nazionali di tutti gli stati europei.

Gli agricoltori avranno solo l’obbligo di mantenere elementi caratteristici del paesaggio e verranno incoraggiati a tenere terreni a riposo e creare nuove caratteristiche paesaggistiche, ma tutto ciò non sarà un’imposizione dall’alto, sarà bensì una decisione su base volontaria.

Nell’ambito degli aiuti economici più specifici la nuova riforma della Pac prevede che le piccole aziende, ovvero quelle con meno di 10 ettari, siano esentate dai controlli del rispetto dei requisiti richiesti dalla Pac. Questa esenzione riguarderà il 65% di tutti i beneficiari, ma che a livello di suolo riguarderà solamente il 10% di tutti i terreni agricoli. Saranno inoltre mantenuti gli obiettivi ambientali ma le riduzioni degli oneri saranno più considerevoli sia per le nazioni che per gli agricoltori.

Ogni Stato, infine, avrà la possibilità di modificare i propri piani strategici della Pac 2 volte all’anno, invece di 1.

La Pac è un risultato concreto ottenuto grazie al lavoro del governo Meloni

Alla revisione della Pac manca solamente la firma dei rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo, dopodiché verrà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il giorno successivo, tutto entro la fine del mese di maggio. Alcune norme saranno applicabili in modo retroattivo.

La revisione della Pac è un risultato concreto che il governo Meloni propone e richiede da tempo: diminuire la burocrazia e semplificare per aiutare gli agricoli italiani ed europei. Agli agricoltori avevamo promesso che avremmo portato le loro proposte all’interno delle sedi europee, e così è stato, in pochi mesi siamo riusciti a far modificare ed approvare una riforma di cui gli agricoltori avevano bisogno.

Lollobrigida: “Vittoria del governo Meloni”

“L’approvazione al Consiglio Ue Istruzione della riforma della Pac è una vittoria del governo Meloni. L’Italia in Europa ha adottato una posizione decisa, presentando un documento a febbraio che esortava la Commissione Ue a riconsiderare politiche ideologiche, mascherate da presunto ambientalismo, dannose per il nostro settore primario. La riforma riduce la burocrazia, aumenta la flessibilità e mette al centro l’agricoltura nell’agenda europea.

Attraverso un impegno per la formazione, il giusto riconoscimento del lavoro e del reddito, la lotta contro le pratiche sleali e una visione di sostenibilità che abbraccia sia l’ambiente che l’economia e il sociale, stiamo delineando un futuro migliore per il settore agricolo. C’è ancora molto da fare, ma l’inversione di tendenza c’è stata e auspichiamo che possa essere ancora più netta nel prossimo futuro.

È stato un lavoro difficile, fatto anche in maniera trasversale. Ringrazio i colleghi dei gruppi parlamentari di ogni estrazione con cui abbiamo lavorato in questi mesi e i loro esponenti. Dentro il territorio nazionale la maglia rimane quella della propria squadra, ma fuori si mette la maglia azzurra e su questo tema siamo riusciti ad ottenere buoni risultati”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.