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Abruzzo, Sanità: Marsilio riapre gli ospedali che la sinistra voleva smantellare

3 nuovi ospedali, 6.500 assunzioni nel settore sanitario e 76 Milioni per recuperare i ritardi nelle attese: ecco gli ottimi risultati della giunta Marsilio sulla sanità in Abruzzo

La sinistra in Abruzzo non sa proprio più cosa inventarsi, hanno poche idee e – sicuramente – ben confuse. Adesso attaccano Marsilio sulla sanità, ma sono solo bugie. I grandi risultati ottenuti dalla giunta guidata da Marco Marsilio sono sotto gli occhi di tutti, e gli abruzzesi non si faranno certo prendere in giro da chi voleva chiudere gli ospedali e adesso ci va a fare la passerella elettorale.

Marsilio salva gli ospedali che la sinistra voleva smantellare

La ministra del Pd Lorenzin aveva imposto il taglio di 3 ospedali, ma Marco Marsilio li ha salvati con la rete ospedalieri, sta creando decine di case di comunità, e ha bandito concorsi per 40 primari, oltre ad aver trovato i soldi per rinnovare tac e risonanze.

Nei suoi cinque anni di amministrazione, infatti, il governatore Marsilio ha fatto 6.500 assunzioni nel settore e stanziato 76 milioni per recuperare i ritardi delle liste d’attesa dovuti ai due anni del Covid praticamente decisi dall’allora ministro della Salute, Roberto Speranza (del partito democratico), riuscendo a recuperare il 97% degli appuntamenti saltati. È stata anche avviata la costruzione di tre nuovi ospedali (Avezzano, Lanciano e Vasto – per un totale di 338 milioni), nonché della nuova centrale operativa del 118 a L’Aquila e sono stati stanziati 120 milioni per il nosocomio di Teramo e 60 per quello di Chieti.

Prima volevano smantellarlo, ma ora Schlein prova a farci la passerella

Prima la sinistra voleva smantellarlo e chiuderlo, ma adesso – in campagna elettorale – Elly Schlein ci voleva fare la solita passerella: si tratta del presidio ospedaliero di Popoli, nel quale grazie al lavoro del Presidente Marsilio sono da poco iniziati alcuni lavori. A ritenere che la passerella in ospedale fosse quantomeno inopportuna è stato anche il Direttore sanitario dell’ospedale che l’ha bloccata.

Il Direttore dell’Asl blocca la visita di Schlein: “è inopportuna”

Schlein aveva scelto l’ospedale di Popoli come passerella per le solite bugie sui presunti guai della sanità in Abruzzo. Ma anche il direttore della Asl l’ha invitata “a soprassedere”, inviando una lettera di spiegazioni: “La visita è inopportuna al momento, contrasta con le ragioni di tutela di salute e di ordine igienico nonché con la necessaria riservatezza e serenità dei pazienti, impegnati in percorsi terapeutici complessi e densi di sofferenza”.

La scelta era evidentemente inopportuna e discutibile, ma Schlein non si è posta, a quanto pare, alcuna domanda. D’altronde, a maggior ragione in campagna elettorale, non conoscono proprio la vergogna: prima volevano chiuderlo e adesso, invece, usarlo come passerella contro Marsilio. Ma i cittadini conoscono bene la storia di quell’ospedale e non si faranno certo prendere in giro dalla Schlein.

Il Pd si scorda dei suoi disastri in Abruzzo

Il Partito democratico non ha voluto tutelarsi prendendo atto della scelta dell’Asl, ha invece pensato, come suo solito, di rilanciare l’accusa alla giunta Marsilio: “di non voler far conoscere i disastri della sanità. Chiaramente la disposizione viene dall’alto. Marsilio nega l’accesso”. Ma la Schlein, imperterrita, ha addirittura improvvisato un comizietto fuori dalla struttura: “Siamo qui davanti a un luogo di cura e di sofferenza e vogliamo dire che ci batteremo contro i tagli alla sanità e contro la privatizzazione strisciante di questo governo”.

A risponderle ci ha pensato l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri: “Capisco che una leader nazionale non possa conoscere nel dettaglio le vicissitudini locali, ma credo che il Pd abbia commesso un enorme autogol nel portare la segretaria Elly Schlein a Popoli per parlare di sanità, proprio nella città dove il loro partito aveva chiuso l’ospedale”. Una figuraccia che si aggiunge alle tante già fatte da Elly Schlein e il suo Pd.

Ecco le idee della Schlein sull’Abruzzo: poche e ben confuse, ecco il video che lo dimostra: