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A Caivano arriva la legalità

Altro che passerelle, da Caivano un messaggio di forza e coraggio: dopo sei mesi dall’intervento del governo Meloni i grandi cambiamenti sono tangibili, continua senza tregua la lotta alla criminalità con presidi di legalità e il Parco Verde non è più la centrale dello spaccio di droga

Senza nemmeno comprendere fino in fondo di che tipo di intervento si trattasse, la sinistra l’aveva già bollata come “passerella”. Non lo è mai stata. Adesso i risultati dell’importante azione del governo Meloni per ripristinare la legalità a Caivano sono sotto gli occhi di tutti. Il luogo simbolo del Parco Verde, da piazza di spaccio della droga, è tornato ad essere un luogo aggregazione per ragazzi, è stata messa in sicurezza la macchina amministrativa e sono stati rafforzati i presidi delle Forze dell’Ordine per la legalità. Mentre il governo continua la sua azione per recuperare questo territorio difficile, anche aprendo nuovi asili, De Luca pensa alle sagre.

Iannone: “Commissariamento di Caivano evidenzia grande lavoro del governo”

“Sei mesi che non sono passati invano. Il commissariamento di Caivano mostra in tutta evidenza che quella del governo Meloni non fu una passerella, come qualcuno dall’opposizione si affrettò ad affermare, ma una precisa azione tesa al recupero di questo territorio per strapparlo dal controllo della Camorra. È stata prima di tutto messa in sicurezza la macchina amministrativa con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, e l’insediamento dei Commissari prefettizi. Rafforzamento delle Forze dell’Ordine, insediamento nel Parco Verde, che era la centrale dello spaccio di droga, di un’area giochi, aumento dei fondi stanziati per la stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune. Insomma, da territorio abbandonato che era, Caivano, in soli sei mesi, adesso è una cittadina che può guardare al futuro e siamo convinti che sarà davvero un futuro migliore”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, commissario regionale di FdI in Campania.

Determinati a sconfiggere la criminalità e riqualificare un territorio difficile

“Avevano detto che sarebbe stata solo una passerella. Un fuoco di paglia. Sono passati 6 mesi dall’inizio del lavoro del commissario Ciciliano e, al contrario, il governo Meloni ha mostrato tutta la sua determinazione nello sconfiggere la criminalità e nel riqualificare un territorio difficile. I 6 mesi della nomina di Ciciliano cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso il nostro lavoro, attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino sostenuto. Lo Stato a Caivano c’è e ci rimarrà, dando risposte serie e concrete a chi vi abita”, afferma il senatore napoletano di Fratelli d’Italia, Sergio Rastrelli.

Adesso a Caivano vige lo Stato

“Dopo 6 mesi oggi tiriamo le somme di un lavoro pieno di risultati positivi che hanno cambiato il volto di Caivano e che hanno ripristinato un territorio in cui finalmente vige lo Stato. In cui finalmente esistono presidi di legalità che si vedono e si percepiscono. In cui le Forze dell’ordine garantiscono la sicurezza dei cittadini. In cui finalmente esiste una macchina Amministrativa affidata a Funzionari capaci e perbene. In cui i bambini possono giocare in spazi adeguati e in totale libertà e spensieratezza. In cui il Parco Verde non è più la centrale dello spaccio e della droga. In cui i ragazzi possono finalmente avere luoghi di aggregazione alternativi alla strada e alla camorra. Un luogo che finalmente rinasce, lanciando al resto d’Italia un messaggio di forza, coraggio e resilienza. Grazie al Commissario Ciciliano. E grazie a Giorgia Meloni, che con noi ci ha creduto”, sottolinea Gimmi Cangiano Deputato Campano di Fratelli d’Italia.

“Insomma, nonostante il controcanto degli uccelli del malaugurio, Caivano sta risorgendo dalle sue ceneri e sta diventando un modello virtuoso di recupero del territorio dalla cattiva gestione. Tutto questo nel trentesimo anniversario della morte di don Diana che aveva tracciato la rotta, allora inascoltato dai più, e che questo governo ha invece inteso assumere a simbolo concreto della rinascita”, aggiunge il deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri. “Grazie al commissario Fabio Ciciliano e alle forze dell’ordine è stato fatto e prosegue ogni giorno un lavoro importante, ma ricordiamo che la prima persona a scommettere su questa grande sfida, è stato il presidente Giorgia Meloni. Smentendo, ancora una volta, chi parlava di passerelle e di finte promesse”, conclude la senatrice di Fratelli d’Italia Giulia Cosenza.