Il tasso di disoccupazione giovanile cala a picco e raggiunge il 18,3%: è il più basso di sempre
Una bella notizia: più giovani al lavoro. I dati Istat attestano che la disoccupazione giovanile è in netto calo. Il governo Meloni ha puntato sul rilancio dell’occupazione, dando nuove opportunità a chi, per le logiche assistenzialiste della sinistra, era rimasto ai margini del mondo del lavoro. Una scommessa vinta anche tra i giovani che adesso riescono a trovare lavoro.
Ad agosto 2024 crescono gli occupati
Ad agosto 2024 l’occupazione è aumentata di +0,2% che, in numeri assoluti, si traduce in 45mila nuovi lavoratori. Il tasso di occupazione è rimasto così stabile al 62,3%. Nel trimestre tra giugno ed agosto 2024 è inoltre aumentato il numero totale di occupati dello 0,5%, ovvero +114mila posti di lavoro, rispetto al periodo precedente, tra marzo e maggio, dello stesso anno.
Il mese di agosto 2024 rispetto allo stesso del 2023 ha visto un aumento netto del numero di occupati pari al +2,1%, cioè un aumento di 494mila lavoratori. Gli aumenti hanno coinvolto tutte le categorie di lavoratori: uomini e donne di tutte le classi di età. In un anno il tasso di occupazione ha riscontrato, quindi, un aumento di 0,8 punti percentuali .
Cala la disoccupazione giovanile al 18,3%
Oltre all’aumento dell’occupazione, l’Istat ha registrato un calo delle persone in cerca di lavoro. Queste sono infatti diminuite del 2,8%, pari a 46mila persone. Anche in questo caso la diminuzione comprende entrambi i generi. Il tasso di disoccupazione generale diminuisce così di 0,2 punti arrivando al 6,2%, mentre il tasso di disoccupazione giovanile arriva a toccare il 18,3% registrando un calo di 1,7 punti percentuale. Rispetto all’anno precedente il numero di persone che cercano un lavoro è diminuito di 355mila, ovvero del 18,3%.
I risultati che il governo Meloni sta ottenendo grazie alle sue politiche sono molto importanti. Con la fine dell’era dell’assistenzialismo della sinistra, adesso i giovani hanno nuovamente l’opportunità di trovare lavoro e di crearsi un futuro. Grazie ai grandi investimenti che abbiamo fatto la disoccupazione giovanile è diminuita, mentre è aumentata l’occupazione arrivando ai massimi storici.