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Schillaci si sta riprendendo, forza Totò

L’ex bomber di Italia ’90 è ricoverato da sabato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo ma la sua situazione è in miglioramento

Totò Schillaci è ancora ricoverato all’ospedale Civico di Palermo ma le sue condizioni, come hanno spiegato i medici, sono in miglioramento. L’ex bomber di Italia ’90 aveva avuto un tumore al colon dal quale si era ripreso combattendo come sempre. Adesso le parole sulla sua condizione sono un sospiro di sollievo per tutti i suoi sostenitori che lo ricordano per le notti magiche di quel mondiale.

La condizione di Totò

I medici dell’ospedale Civico di Palermo hanno spiegato che la scorsa notta “si è registrata una aritmia atriale, ben tollerata dal paziente, per cui è stato iniziato un trattamento farmacologico che ha determinato la stabilizzazione della frequenza cardiaca. Le terapie farmacologiche sono valse ad ottenere un miglioramento del compenso respiratorio con riduzione del supporto di ossigeno.

In atto il paziente è vigile, cosciente, con netto miglioramento dello stato ansioso, per cui riposa tranquillo”. Queste sono parole di conforto per tutti noi che abbiamo vissuto le notti di Italia ’90 e che ci ricordiamo che grande atleta ed grande uomo fosse Totò. Ci auguriamo che possa riprendersi del tutto nel minor tempo possibile.

La forza di Totò, dal campo alla malattia sempre combattendo

Schillaci ha giocato in squadre importanti della Serie A ma nessuno di noi potrà mai dimenticare i goal che ha segnato con la maglia della Nazionale durante il mondiale di Italia ’90. È stato uno degli eroi della nostra squadra e della nostra Nazione. Nel 2022 gli fu diagnosticato un tumore al colon che, come aveva dichiarato, lo fece andare in depressione.

Schillaci non si arrese e continuò a combattere come ha sempre fatto nella sua vita e, grazie alle cure ed al supporto della sua famiglia, si riprese partecipando anche al programma “Pechino Express” con il quale si prese la sua rivincita sul tumore, dimostrando a tutti che non si era arreso alla malattia ma che l’aveva combattuta.