Scampia, al via l’abbattimento della Vela Gialla

Lo Stato torna in un altro territorio flagellato da illegalità e abusivismo: raso al suolo il più grande simbolo di Gomorra

Con lo sgombero e la demolizione, iniziata oggi, della Vela gialla di Scampia si compie un passo decisivo verso il riscatto di un territorio che per anni ha vissuto nell’abbandono e nel degrado. Anche grazie ai fondi del Pnrr, sarà possibile restituire a quest’area un volto nuovo di legalità e speranza nel futuro. A Scampia, come a Caivano e in molte aree periferiche della nostra Nazione, lo Stato è tornato.

Al via l’abbattimento della vela gialla

È finalmente iniziato l’abbattimento della vela gialla di Scampia. Le ruspe stanno già demolendo le prime aree dell’edificio. Ci vorranno 40 giorni per vedere il più grande simbolo di Gomorra completamente abbattuto. E questo è soltanto il punto di partenza del progetto di riqualificazione e di rigenerazione urbana di un territorio flagellato da illegalità e abusivismo.

Non ci fermeremo qua. Dopo l’abbattimento della vela gialla, infatti, si proseguirà con l’abbattimento della vela rossa.

Scampia come Caivano

Per anni Caivano è stata una vera e propria zona franca. Un’enorme piazza di spaccio lasciata sola al suo destino. Ma grazie al lavoro del governo Meloni non è più così: è tornata la legalità. Caivano adesso è un modello di rinascita che stiamo esportando in tutte le periferie d’Italia.

La prima è Scampia dove, infatti, adesso lo Stato c’è e non lascerà più soli gli italiani per bene. Le Istituzioni hanno inferto l’ennesimo colpo al simbolo di Gomorra. Stiamo facendo quello che già abbiamo fatto a Caivano: riporteremo la legalità in un territorio che deve cambiare volto, ad ogni costo. Le vele lasceranno, infatti, il posto ad una nuova area della città riqualificata ed a misura di cittadino.