Giorgia Meloni mette sul tavolo di Draghi il piano vaccini di Fratelli d’Italia. E nelle Marche il governatore Acquaroli approva il vaccino a domicilio
Fratelli d’Italia mette sul tavolo di Draghi e del commissario per l’emergenza Figliuolo le sue proposte per il piano dei vaccini. Tutto mentre nelle Marche il governatore di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli lancia il vaccino a domicilio da parte dei medici di famiglia.
Fratelli d’Italia dimostra così che le sue proposte, sui vaccini come su tante altre questioni, sono non solo praticabili ma anche concretamente e immediatamente attuabili.
A presentare il piano Giorgia Meloni: “La campagna vaccinale europea è il più grande fallimento dell’Europa dalla firma della Carta di Roma nel 1957. L’Unione europea è partita tardi e si è mossa malissimo”, ha detto.
“Tutti salutano positivamente la scena di Draghi di bloccare alcune partite di vaccini che stavano partendo per altre nazioni, perché in Italia c’è un problema di dosi disponibili”, ha proseguito Meloni. “Io condivido la scelta ma fa un po’ sorridere perché se l’avesse fatto un governo di centrodestra avrebbero gridato all’impresentabile sovranismo”.
Nel piano, fra le altre cose, Fratelli d’Italia propone di vagliare tutte le opzioni per l’acquisto di vaccini, per “aggiungere nel più breve tempo possibile il maggior numero di italiani”. Obiettivo “arrivare al valore soglia del 70% per validare la cosiddetta immunità di gregge”.
Per fare questo occorre anche allargare la platea dei soggetti vaccinatori e le strutture, utilizzando quelle esistenti come palazzetti dello sport e tensostrutture. Inoltre, in Italia centrale potrebbe essere il ruolo della rete di quasi 20mila farmacie private convenzionate e pubbliche. Infine l’implementazione dell’anagrafe sanitaria per il tracciamento telematico dei dati sulla campagna vaccinale.
Marche: accordo con i medici per il vaccino
“Abbiamo appena approvato in giunta l’accordo con i medici di medicina generale per procedere con la somministrazione del vaccino anti-Covid della popolazione a domicilio e negli studi medici”.
Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli annuncia soddisfatto l’intesa raggiunta con i medici di medicina generale. Una risposta in questa fase agli over 80 e ai soggetti fragili che non riescono a spostarsi per recarsi nei 15 punti vaccinali presenti nelle Marche.
“Abbiamo anche aperto un tavolo con le categorie economiche e produttive e la Camera di Commercio per definire un protocollo per la somministrazione dei vaccini anche nei luoghi di lavoro, nel massimo rispetto delle disposizioni sanitarie”, continua Acquaroli.
“Ringrazio i medici di medicina generale, tutte le sigle che hanno sottoscritto l’accordo e tutte le associazioni di categoria, per disponibilità e l’alto senso di responsabilità dimostrata. E’ importante ricordare che l’andamento del piano vaccinale dipende soprattutto dalla disponibilità di dosi che viene inviata alle Regioni dallo Stato centrale”.