È finita l’era dell’assistenzialismo e delle mancette elettorali: grazie a politiche serie e concrete che hanno rimesso al centro il lavoro, l’Italia torna a competere
Crescono l’occupazione e i contratti stabili: questo significa che siamo sulla strada giusta. È finita l’era dell’assistenzialismo e delle mancette elettorali. Grazie a politiche serie e concrete che hanno rimesso al centro il lavoro, l’Italia torna a competere. L’Inps, a dicembre 2023, ha infatti registrato un saldo positivo pari a 523.000 contratti di lavoro.
Col governo Meloni riparte il lavoro: lo certificano i dati INPS
Nel 2023 sono stati stipulati 523.000 contratti di lavoro. Questo è il dato che emerge dall’Osservatorio sul precariato di dicembre 2023 stilato dall’INPS. Il totale delle assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel corso del 2023 sono state 8.175.000, in aumento rispetto al 2022 di un +0,3% e superiori al livello pre pandemico.
Il lavoro intermittente registra un +5%, i contratti a tempo determinato un +3%, mentre gli stagionali registrano un aumento di +1%. In crescita risulta anche la classe aziendale di dimensione intermedia da 16 a 99 dipendenti che fa segnare un +2,8%. Per quanto riguarda le tipologie orarie, l’incidenza del part time è rimasta stabile sia per l’insieme delle assunzioni a termine, che rimangono al 37,4%, sia per quelle a tempo indeterminato, stabili al 32,8%.
Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del 2023 sono risultate 788.000, in aumento rispetto al 2022 del 4%, aumenti che risultano superiori perfino a quelli del 2019.
Foti: “Riparte l’occupazione nazionale”
“Con l’eliminazione del reddito di cittadinanza, riparte l’occupazione nazionale. Lo conferma oggi l’INPS, nell’osservatorio sul precariato, che a dicembre 2023 segna un saldo positivo tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, con 523 mila posti, di cui ben 395.708 contratti sono a tempo indeterminato. Questi dati, sommati al calo della disoccupazione, certificano l’efficacia delle misure messe in campo dal governo Meloni, volte a creare un clima economico positivo in Italia e ad aumentare la fiducia delle imprese, che tornano così ad investire.
Sono risultati più che incoraggianti che ci convincono a proseguire sulla strada intrapresa e rappresentano un cambio di passo importante rispetto alle fallimentari politiche immobiliste e ai bonus assistenzialistici, tanto cari a Pd e M5S”, lo ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
Cerreto: “Dati sottolineano la lungimiranza del governo Meloni”
“Con i dati pubblicati oggi dall’INPS, nell’osservatorio sul precariato, si evince che l’occupazione riparte. Dicembre 2023 segna un saldo positivo tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, con 523 mila posti, di cui ben 395.708 contratti sono a tempo indeterminato. Questi dati sottolineano la lungimiranza del governo Meloni che da sempre è stato contrario al reddito di cittadinanza in favore di occupazione certa per coloro che erano nelle condizioni di poter essere occupati.
Questi risultati invogliano a proseguire il percorso tracciato e ancora una volta bocciano la politica dell’assistenzialismo fine a stesso del PD e M5S”, lo ha dichiarato Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura.