Immagini sconcertanti dall’ufficio immigrazione, con assembramenti e caos. Il governo mette a rischio sicurezza e salute pubblica
Assembramenti all’ufficio immigrazione di Napoli. Da mesi la questura è presa d’assalto da centinaia di stranieri che giornalmente si accalcano davanti agli edifici del centro immigrazione. Contravvengono alle misure di sicurezza per il contenimento della crisi sanitaria.
Sulla vicenda degli assembramenti all’ufficio immigrazione già a novembre scorso Fratelli d’Italia aveva presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Lamorgese. Non abbiamo mai avuto risposta, come hanno sottolineato i nostri deputati Emanuele Prisco ed Edmondo Cirielli.
Da allora è cambiato il presidente del Consiglio, da Conte siamo passati a Draghi, ma il ministro Lamorgese è rimasta al suo posto. Con lei sono evidentemente rimasti al suo posto la linea del governo sull’immigrazione e sui contagi, senza alcuna discontinuità con il passato.
Anche il sindacato di polizia Usip – Uil si è già lamentato della situazione caotica con gli assembramenti davanti all’ufficio immigrazione di Napoli.
“La calca e la ressa che vengono alimentate fin dalle prime ore del mattino”, avevano sottolineato. Situazioni che “mal si conciliano con le tante raccomandazioni e con i decreti e regolamenti in vigore da mesi, atti a frenare la pandemia da Covid-19. A rimetterci, ancora una volta, sono le forze dell’ordine e i poliziotti, sempre in trincea”. Il sindacato aveva chiesto così che le istituzioni intervenissero per regolamentare la situazione. Intervento che non c’è mai stato.
All’ufficio immigrazione di Napoli, tra l’altro, si sono verificati diversi casi di positività al coronavirus. Agli italiani si chiudono le attività e si chiedono le tasse, agli immigrati si lascia massima libertà.