Mentre il governo Meloni è impegnato in Libia per il contrasto all’immigrazione clandestina e la lotta ai trafficanti di esseri umani, l’Ong Sea Watch inveisce contro il governo: temono la lotta senza tregua agli scafisti?
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Ministro dell’Interno Piantedosi sono impegnati in Libia al “Forum Trans-Mediterraneo”, che ha come obiettivo il contrasto all’immigrazione clandestina e la lotta ai trafficanti di esseri umani. Nel mentre la Sea-Watch, un’organizzazione non governativa tedesca, ha lanciato una violenta invettiva contro il nostro governo. Cosa temono, le politiche di Giorgia Meloni per fermare le partenze illegali e la lotta senza tregua contro gli scafisti? Se ne facciano una ragione.
Il governo Meloni continuerà la sua lotta senza tregua agli scafisti: di cosa ha paura la Sea Watch?
Tramite il proprio profilo sul social X, l’Ong Sea-Watch ha lanciato un’invettiva molto violenta contro il governo Meloni, colpevole di essere in Libia in un importante incontro per combattere i trafficanti di esseri umani. Di cosa hanno paura? Del fatto che continueremo senza tregua la nostra lotta contro tutti gli scafisti e i trafficanti di esseri umani? Se ne facciano pure una ragione, anche subito. Giorgia Meloni sta mantenendo gli impegni presi con gli italiani e non sarà un’Ong tedesca a decidere cosa deve o non deve fare.
Il governo Meloni non si farà certo intimidire da un’Ong che, pur di fare propaganda politica, attacca un Presidente ed un Ministro augurando loro tutto “il male possibile”.
Lotta senza tregua ai trafficanti di esseri umani
Meloni e Piantedosi erano in Libia per raggiungere importanti accordi sulla lotta ai trafficanti di esseri umani: l’obiettivo finale è quello di ridurre le partenze con i barconi dalle coste del Nord Africa in modo da far calare, di conseguenza, il traffico di esseri umani e le morti nel mediterraneo. A Sea-Watch evidentemente questa cosa non piace molto, eppure non dovrebbero essere loro i paladini dei diritti dei migranti?
È gravissimo l’incitamento all’odio da parte della Sea Watch verso un governo che si sta battendo per contrastare i trafficanti di morte e creare le basi per garantire condizioni di vita migliori in Africa grazie al piano Mattei. Che le finalità delle ong non siano umanitarie ma politiche lo denunciamo da tempo, per primi abbiamo segnalato all’opinione pubblica che sui loro siti si dice esplicitamente di voler cambiare le politiche migratorie degli Stati. Organizzazioni private finanziate da privati che, contro ogni principio democratico, intendono influenzare le nostre legittime e doverose scelte politiche.
Meloni: “Il governo italiano continuerà a lavorare per fermare l’immigrazione clandestina”
“La Ong Sea Watch, che non ha nulla da dire sugli scafisti che si sono arricchiti uccidendo migliaia di persone, augura a noi ‘tutto il male possibile dal profondo del cuore’ perché andiamo in Libia a confrontarci su come fermare l’immigrazione illegale creando sviluppo. Un cuore bizzarro, c’è da dire.
In ogni caso, il governo italiano continuerà a lavorare per fermare la tratta di persone, l’immigrazione clandestina e le morti in mare. Che a loro piaccia o meno”, ha dichiarato il Presidente Giorgia Meloni.