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Venezuela, il regime vuole nascondere le violente repressioni: espulsi giornalisti Rai

Continuano le violente repressioni del regime comunista in Venezuela contro il popolo che sta denunciano le ennesime elezioni farsa: attacco alla libertà di informazione, ma la sinistra tace

In Venezuela il popolo è sceso in piazza per contestare i risultati farsa delle elezioni che, per l’ennesima volta, hanno fintamente portato alla vittoria del dittatore comunista Maduro. E il regime spara: le repressioni sono state violente e hanno mostrato tutto l’orrore del regime comunista in Venezuela. Il regime attacca violentemente anche i giornalisti per evitare che possano dire la verità su ciò che accade davvero in Venezuela e, ieri, ha espulso due giornalisti della Rai.

Il regime comunista contro la libera informazione: espulsi due giornalisti Rai

Il regime del dittatore comunista Maduro ha espulso il giornalista italiano Marco Bariletti e il suo cameraman Ivo Bonito, dopo che erano appena atterrati all’aeroporto internazionale Simón Bolívar di Maiquetía, nello stato settentrionale di Vargas. I due professionisti, giunti in Venezuela per la Rai, erano sbarcati da un volo Tap partito da Lisbona e atterrato alle 12:14 ora locale a Caracas.

Bariletti e Bonito “sono stati separati dal resto dei passeggeri e, dopo che le autorità del governo venezuelano hanno controllato i loro documenti, sono stati informati dell’espulsione. E sono stati immediatamente imbarcati su un volo di ritorno”. Dalle elezioni farsa di domenica 28 luglio sono aumentati sensibilmente gli attacchi contro i giornalisti venezuelani e stranieri.

Il regime comunista impedisce la libera informazione, ma la sinistra tace

Un attacco alla stampa e alla libertà di informazione. Senza se e senza ma. Il regime comunista di Maduro, che sta reprimendo con l’uso spropositato della forza ogni tentativo dei venezuelani di denuncia della farsa delle elezioni (il regime spara: clicca qui per leggere cosa sta succedendo in Venezuela), sta attaccando sempre più giornalisti per evitare che possano raccontare la vera oppressione del regime comunista contro i venezuelani.

Siamo allibiti e sconcertati davanti all’espulsione dei giornalisti Rai del Tg1 da parte del regime comunista. Ma Pd e Usigrai che dicono? Perché non hanno detto nemmeno una parola? Non sarà mica perché si tratta del dittatore comunista Maduro… Da mesi la sinistra italiana racconta fake news su TeleMeloni e s’inventa di sana pianta assurde teorie contro la libertà d’informazione in Italia e poi, davanti ad un regime che impedisce in maniera conclamata la libera informazione, tace: perché?

Solidarietà ai giornalisti espulsi

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza al giornalista italiano della Rai Marco Bariletti e al suo cameraman Ivo Bonito espulsi dal governo del Venezuela, e ci attendiamo la condanna unanime di tutte le forze politiche contro questa vergognosa censura alla stampa ad opera del regime comunista di Caracas. Nicolas Maduro da anni tiene in ostaggio il Venezuela e in questi giorni il regime, dopo aver celebrato le elezioni presidenziali su cui aleggia il pesante sospetto di brogli, sta mostrando il suo volto feroce tra repressioni, schieramento di militari per reprimere il dissenso e, adesso, espulsioni di giornalisti.

Seguiamo, quindi, con apprensione quanto sta accadendo in Venezuela, dove insiste un’importante comunità di nostri connazionali e con cui ci sono storici legami di solidarietà e amicizia, e auspichiamo che quanto prima la libertà e il rispetto dei diritti possano ritornare a prevalere sull’autocrazia illiberale comunista”. Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.

Interviene Unirai, il sindacato liberi giornalisti Rai

“Solidarietà ai colleghi del Tg1 espulsi dal VENEZUELA appena arrivati. Erano lì per documentare lo svolgimento delle elezioni in un clima non democratico. Le autorità competenti si attivino per garantire l’esercizio della libertà di informare”. Lo scrive su X il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.