Torino, guerriglia contro la Polizia. E il Sindaco del Pd vorrebbe premiare gli estremisti rossi

Bombe carta contro un commissariato di Polizia, bottiglie di vetro e transenne contro gli Agenti: dietro agli scontri i soliti violenti del centro sociale Askatasuna che il Partito democratico vorrebbe gratificare legalizzando l’immobile che occupano abusivamente da anni

Bombe carta contro un commissariato di Polizia. Bottiglie di vetro e transenne contro le Forze dell’Ordine. Sono cinque gli Agenti feriti durante gli scontri provocati dai collettivi rossi del centro sociale Askatasuna. Ma è solo l’ultimo episodio di guerriglia a Torino scatenato dagli estremisti violenti del centro sociale occupato abusivamente Askatasuna. E pensare che il Sindaco di Torino del Partito democratico li vorrebbe anche premiare.

“Askatasuna, associazione per delinquere che ha la finalità di commettere reati con l’uso della violenza”

Solo ieri, a Torino le ultime violenze. Durante il corteo organizzato per Ramy Elgaml, un gruppo di estremisti dei centri sociali ha lanciato delle bombe carta contro un commissariato di Polizia, mentre contro gli agenti sono state lanciate bottiglie di vetro e alcune transenne. E cinque Agenti sono rimasti feriti. Solo l’ultimo episodio di estrema violenza del quale sono protagonisti i violenti del centro sociale Askatasuna.

Dentro al centro sociale Askatasuna c’è “un’associazione per delinquere che ha la finalità di commettere reati con l’uso della violenza, per contrastare i portatori di ideologie diverse o quelli che il sodalizio ritiene essere avversari”. Ecco come il pubblico ministero Manuela Pedrotta ha descritto il centro sociale Askatasuna in una requisitoria di oltre sette ore, alla fine della quale ha chiesto la condanna dei 26 imputati, per un totale di circa 88 anni di reclusione. Dai sette per Giorgio Rossetto, considerato il leader, a un anno, la pena più bassa. 

Le accuse vanno dall’associazione per delinquere alla violenza aggravata a pubblico ufficiale, fino alla rapina e all’estorsione in relazione a un episodio allo spazio popolare Neruda. Grazie all’emendamento voluto da Fratelli d’Italia adesso il Sindaco di Torino non potrà legalizzare questi violenti.

Il Sindaco del Pd vorrebbe premiare i professionisti della violenza

Era il 1996 quando iniziò l’occupazione abusiva degli spazi di viale Regina Margherita n. 47. Da quel momento diventò il centro sociale ‘Askatasuna’. Quando a Torino ci sono dei disordini, una cosa è certa: i protagonisti sono i violenti del centro sociale Askatasuna.

Da qualche tempo, il Sindaco di Torino del Partito democratico, Stefano Lo Russo, vorrebbe legalizzare l’occupazione abusiva dei militanti rossi che vagano per la città per creare disordini e usare violenza contro chiunque non la pensi come loro.

Ma la Regione Piemonte blocca il regalo a chi vive per la violenza politica

Ma i sogni del Sindaco di sinistra di Torino di legalizzare l’uso dell’immobile a chi fa della violenza politica l’unica ragione di vita sono stati, per fortuna, bloccati.

Il nostro Assessore in Regione Piemonte, Maurizio Marrone, ha presentato un emendamento alla legge regionale sui beni comuni grazie al quale sono stati esclusi i beni immobili occupati dalle possibili concessioni.

La lezione alla sinistra che vorrebbe trattare come boy scout chi idolatra gli stragisti

Una previsione di buon senso. “Abbiamo dato una bella lezione alla sinistra che pensava di poter concedere un immobile pubblico a gente nota solo per la violenza politica, gli assalti ai cantieri Tav e il palcoscenico concesso ai cattivi maestri del brigatismo rosso, trattandoli invece come fossero boy scout”, dice il nostro Assessore, Maurizio Marrone.

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è da quattro anni che vive scortato a causa di minacce di morte ricevute da quei delinquenti del centro sociale.