Anche il Procuratore nazionale antimafia conferma gli incalcolabili fenomeni di abuso circa le maxi agevolazioni edilizie, sostenendo che sarebbe stato meglio destinare quelle risorse all’ambito sociale e all’istruzione: Giuseppe Conte, il signor “gratuitamente”, continuerà a difenderle anche adesso?
Dopo il via libera dal Senato, adesso arriva anche il sì della Camera dei Deputati al Decreto Legge sul Superbonus. Grazie al lavoro del governo Meloni sta volgendo al termine la stagione dei bonus edilizi voluti e difesi a spada tratta “dall’avvocato del popolo” Giuseppe Conte che hanno scassato i conti dello Stato, togliendo risorse a scuola, sanità e pensioni. Anche il Procuratore nazionale antimafia conferma gli incalcolabili fenomeni di abuso circa le maxi agevolazioni edilizie, sostenendo che sarebbe stato meglio destinare quelle risorse all’ambito sociale e all’istruzione: Giuseppe Conte, il signor “gratuitamente”, continuerà a difenderle anche adesso?
Ecco cosa prevede il Dl superbonus
Con il nuovo Decreto superbonus arriva il taglio del bonus ristrutturazione: dal 2025 verrà ridotto al 36%, mentre dal 2028 fino al 2033 si ridurrà ulteriormente arrivando al 30%. Sempre dal 2025 non sarà più possibile compensare i crediti derivanti dal superbonus con dei debiti provvidenziali.
Il Decreto introduce poi un fondo di 35 milioni per il 2025 che sarà interamente dedicato alla riqualificazione energetica e strutturale di tutti quegli immobili che sono stati danneggiati dai terremoti dal 2009 ad oggi. Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio non saranno coperte da questo fondo perché sono già coperte da altri fondi.
100 milioni sono infine stati destinati per tutto il 2025 alle organizzazione sociali senza scopo di lucro. Questi dovranno essere utilizzati per interventi di riqualificazione energetica e strutturale degli immobili utilizzati per lo svolgimento delle loro attività.
Foti: “Con Dl superbonus governo Meloni chiude ila stagione dei bonus edilizi”
“Con il via libera definitivo da parte del Parlamento al decreto Superbonus, il governo Meloni chiude di fatto la stagione dei bonus edilizi, che hanno scassato i conti dello Stato, togliendo risorse a scuola, sanità e pensioni. In particolare, con questa misura verranno spalmati in 10 anni le detrazioni legate ai bonus edilizi sostenute da gennaio 2024.
Questo consentirà di dare più respiro alla finanza pubblica, arginando i danni economici, frodi, illegalità e speculazioni che si sono avvicendati in questi anni, provocati dalla demagogia grillina. Da parte di Fratelli d’Italia permane la forte condanna nei confronti della gestione del Superbonus, strumento elettorale utile solo a Giuseppe Conte che ancora ha l’ardire di difenderlo, ma che ha solo prodotto un debito a cui il governo Meloni sta cercando di arginare”, ha dichiarato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Anche il procuratore nazionale antimafia critica l’incentivo grillino
Ormai le critiche al superbonus arrivano da ogni direzione, anche il procuratore nazionale antimafia ha criticato la norma tanto voluta e difesa da Giuseppe Conte, come ha ricordato il Senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese: “Il superbonus ha acuito le diseguaglianze, sarebbe stato molto meglio investire quell’enorme somma di denaro per scuole e periferie. La conferma del fallimento della misura voluta dal M5s arriva dal procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, che ne ha parlato oggi al Palazzo di Giustizia di Catania, nel corso di un incontro che ha preceduto la firma del protocollo distrettuale di attuazione dell’art. 7 del dl Caivano.
Melillo ha osservato che sarebbe stato più opportuno, nonché garanzia di maggiore correttezza, investire le risorse verso il patrimonio pubblico come scuole, asili nido e periferie. Una autorevole considerazione, quella del procuratore Melillo, che testimonia il danno prodotto dal M5s e la bontà degli interventi del governo Meloni per venirne a capo”.