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MESSINA DENARO IN TOSCANA: CATTURA FALLITA?

Nei giorni scorsi il settimanale L’Espresso ha pubblicato un servizio in cui si svela che il boss della mafia Matteo Messina Denaro, latitante da 25 anni, avrebbe frequentato a lungo alcune zone della Toscana. Ho chiesto di saperne di più in un’interrogazione che ho presentato alla Camera
dei Deputati e sottoscritta anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli e dall’altro deputato toscano Riccardo Zucconi.
Vogliamo sapere nel dettaglio cos’è successo: lo Stato era sulle tracce del pericoloso boss? La fuga di notizie ha permesso a Messina Denaro di eludere un’eventuale operazione delle forze dell’ordine? Chi ha danneggiato la possibilità di catturarlo? Ecco il testo dell’interrogazione:

Al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che: in data 28 marzo 2018 il settimanale «L’Espresso» ha pubblicato un articolo dal titolo: «Esclusivo: “Matteo Messina Denaro ha un nuovo volto e io l’ho visto”. “Il padrino si è fatto la plastica in Bulgaria, sia al volto sia ai polpastrelli. Ha problemi di salute: non ci vede quasi più ed è in dialisi”. Parla l’uomo che ha conosciuto il boss ricercato da 25 anni»

Nell’articolo in questione tramite una testimonianza si ricostruisce la presenza del pericoloso latitante in varie località della Toscana, nell’area tra la Versilia, Pisa e la provincia di Pisa, svelando dettagli inediti e sconosciuti sulla latitanza di Messina Denaro -: nel rispetto di eventuali indagini della magistratura, di quali elementi disponga sulla vicenda segnalata in premessa.