Per votare alle prossime elezioni europee gli studenti fuorisede non dovranno imbarcarsi in lunghi e costosi viaggi verso il comune di residenza
Finalmente gli studenti fuorisede potranno votare nel luogo dove si trovano per ragioni di studio, senza doversi imbarcare in lunghi e costosi viaggi di rientro presso il proprio Comune di residenza. Si tratta di una norma che garantisce pienamente il diritto al voto a chi finora è stato costretto a viaggi pre – elettorali per l’esercizio di un dovere civico. La sinistra ne ha parlato per dieci anni, noi lo abbiamo fatto.
Voto studenti fuorisede è battaglia storica della Destra universitaria
Poter votare nella città dove si studia significa garantire il pieno diritto di voto a tutti, senza che gli studenti fuorisede siano costretti a pagarsi un viaggio – spesso anche lungo e costoso – per poter rientrare presso la residenza per esercitare un loro diritto. Azione Universitaria, il nostro movimento universitario, è da sempre sensibile a questo tema e da anni lavora affinché sia consentito ai fuorisede poter votare nella città dove si trovano per ragioni di studio.
Tra l’altro, questa misura di equità contribuirà anche a contrastare il triste record dell’astensionismo giovanile pari al 42,7%. Si tratta di una vera e propria rivoluzione del sistema di votazione per gli studenti fuorisede. A prescindere dalla loro provenienza, coloro che si trovano al di fuori dal comune di residenza, ma nella circoscrizione di appartenenza, potranno chiedere di essere iscritti nelle liste elettorali del comune della città in cui si trovano per ragioni di studio; se invece lo studente è ubicato in una circoscrizione diversa, verrà istituito un seggio nel quale potrà votare per la propria circoscrizione.
Fuorisede voteranno per le elezioni europee nel luogo di studio
Per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno non sarà infatti necessario tornare nel proprio Comune per esprimere la preferenza nel segreto dell’urna. Sarà infatti possibile, almeno per questa tornata elettorale, votare nel comune di domicilio, quello in cui si vive e si studia. Clicca qui per capire come funziona il voto per gli studenti fuorisede.
Un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto elezioni dà un colpo di spugna ai lunghi viaggi pre-elettorali a cui migliaia di studenti si sono sottoposti per compiere il loro dovere civico. La proposta viene sottoscritta da tutti i partiti e passa all’unanimità in commissione Affari costituzionali, dove il decreto legge elezioni è all’esame. Alle prossime europee dunque il voto fuori sede sarà consentito agli studenti che vivono da almeno tre mesi nella località per la quale viene fatta richiesta trentacinque giorni prima della consultazione. La domanda va fatta nel comune di domicilio.