Scontri a Torino: ecco come sono andate realmente le cose

Un momento che ritrae gli scontri tra centri sociali e Forze dell'Ordine

Tra i soliti figli di papà dei centri sociali e gli uomini e le donne in divisa che ogni giorno difendono la collettività, io non ho dubbi da che parte stare

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, si è recata a Torino in occasione del Festival delle Regioni. I soliti noti dei centri sociali hanno tentato di impedire che la Meloni potesse raggiungere Palazzo Carignano, così creando uno scontro con le Forze dell’Ordine.

Gli scontri a Torino: l’assalto dei finti studenti

Come avrete visto, in queste ore tutto il circolo sinistro, i salotti buoni, gli opinionisti e la stampa di sinistra e i parlamentari piddini sono tutti a piangere per quei “buoni e bravi studenti” che – secondo loro – sarebbero stati manganellati vergognosamente dalle Forze dell’Ordine mentre, poverini, stavano solamente pacificamente contestando la Meloni.

Ovviamente, non è andata così. Nei giorni scorsi, infatti, i collettivi studenteschi, gli attivisti del movimento no tav e i centri sociali torinesi hanno lanciato un appello per un corteo finalizzato ad impedire che Giorgia Meloni potesse raggiungere Palazzo Carignano, dove si svolgeva il Festival delle Regioni. Peccato che all’appello, però, hanno risposto soltanto poche centinaia di persone, molti dei quali non proprio giovanissimi (anche se i sinistri diranno che si tratta di studenti fuoricorso).

Il corteo ha tentato di sfondare il cordone di sicurezza delle Forze dell’Ordine posto a protezione dell’evento. Solo a quel punto, i violenti sono stati respinti dalle Forze dell’Ordine e ci sono stati contatti e disordini. Sono stati contati almeno sei tentativi di sfondamento del cordone di sicurezza.

“Sbirro fascista sei il primo della lista”: ecco il grido dei “bravi ragazzi”

“Sbirro fascista sei il primo della lista”, ecco il grido di quegli pseudo studenti professionisti solo del disordine e violenze. La Digos della Questura di Torino ha identificato oltre 60 persone, tra cui diversi militanti del centro sociale Askatasuna. Gli autonomi, secondo gli investigatori, avrebbero coordinato i momenti violenti durante la manifestazione. I reati ipotizzati vanno da resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata. Quattro agenti dei reparti mobili della Polizia sono rimasti feriti nei disordini.

Tra i soliti figli di papà dei centri sociali che aggrediscono e minacciano le Forze dell’Ordine e i ragazzi in divisa che difendono tutti i giorni i cittadini italiani, io non ho dubbi da che parte stare.

Ecco come sono andate realmente le cose, guardate il video: