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LA REGIONE ORDINA 10 MILIONI DI MEDICINALI SBAGLIATI

E’ di oggi la notizia, data dal quotidiano La Repubblica, secondo cui l’Estar (l’ente che si occupa di acquisti per la sanità) avrebbe dovuto ordinare 90 confezioni di sofosbuvir (nome commerciale Sovaldi), molecola per il trattamento e la cura dell’epatite C, ma, per un errore di inserimento nel sistema informatico, ne ha ordinate 720.

A causa di questo ordine sbagliato la Regione Toscana si ritroverebbe a dover sostenere un costo di circa 7 milioni superiore a quello che avrebbe dovuto sostenere.

Ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere se l’errore poteva essere risolto prima dell’invio dei medicinali e che in modo la Regione intenda intervenire affinché non siano spesi inutilmente 7 milioni di euro di soldi pubblici.

QUI DI SEGUITO IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE


Firenze, 19 aprile 2017

Alla c.a. del Presidente del Consiglio Regionale

SEDE

Interrogazione a risposta orale

(Ai sensi dell’art. 170 del regolamento interno)

Oggetto: ERRORE ORDINE MEDICINALI ESTAR

Il sottoscritto consigliere

Visto:

– che, come si apprende a mezzo stampa, l’Estar avrebbe dovuto ordinare 90 confezioni di sofosbuvir (nome commerciale Sovaldi), molecola per il trattamento e la cura dell’epatite C, ma, per un errore di inserimento nel sistema informatico, ne ha ordinate 720.

Considerato:

– che il farmaco in questione sarebbe poco utilizzato poiché è stato sostituito da farmaci più nuovi e a prezzi più bassi;

– che, a causa del suddetto ordine sbagliato la Regione Toscana si ritroverebbe a dover sostenere un costo di circa 7 milioni superiore a quello che avrebbe dovuto sostenere.

Visto:

– che la Gilead, produttrice del farmaco, pare avesse segnalato l’anomalia ad Estar ma la mail sarebbe arrivata a un indirizzo sbagliato e, non avendo ricevuto una risposta l’azienda avrebbe inviato i medicinali richiesti, per i quali ora pretende il pagamento.

Interroga il Presidente della Regione per conoscere:

– in che modo intenda intervenire per accertare le responsabilità dell’accaduto;

– se l’errore poteva essere evitato o poteva essere risolto prima dell’invio dei medicinali;

– in che modo intenda intervenire affinché non siano spesi inutilmente 7 milioni di euro di risorse pubbliche.

Cons. Giovanni Donzelli