Molti medici di base, che in queste ore difficili la Regione Toscana sta caricando di compiti e responsabilità, risultano oggi sprovvisti di mascherine. Sembra incredibile, ma le aziende sanitarie non hanno provveduto a predisporre in tempo la dotazione.
Così come risulta impossibile acquistarle in autonomia, perché le scorte sono esaurite. A causa di una pessima organizzazione si stanno dunque esponendo medici di famiglia e pediatri a rischi prevedibili e più che evitabili nell’emergenza coronavirus.
Chiediamo al governo di intervenire urgentemente per evitare disservizi ed ulteriori problemi sanitari.
Ancora una volta il sistema sanitario pubblico si appella all’abnegazione e alla capacità di decine di migliaia di operatori nel settore. Compito delle istituzioni è valorizzare queste eccellenze: è inaccettabile che vengano mandate allo sbaraglio in questo modo.
Secondo quanto appreso le mascherine che arriveranno nei prossimi giorni negli ambulatori sarebbero quelle chirurgiche, e non quelle con il filtro, e quindi sono inefficaci per la protezione dai virus.
Per di più nei giorni scorsi il sindaco di Firenze Dario Nardella ha promosso un’iniziativa per la ricerca e la donazione di 250 mila mascherine alla Cina. E’ ingiusto e indegno lasciar operare i medici in queste condizioni.