Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Sanità, basta liste d’attesa

La strada intrapresa è quella giusta: monitoraggio e controllo delle liste d’attesa, abbattuto il tetto di spesa per le assunzioni dei medici, detassate le retribuzioni del personale medico e assicurate le prestazioni ai cittadini anche con il ricorso alle prestazioni in intramoenia

Avevamo promesso agli italiani che ci saremmo occupati di due problemi che in passato non sono mai stati affrontati efficacemente da parte della sinistra: l’abbattimento delle liste d’attesa e la cronica carenza di medici e personale sanitario. Lo abbiamo fatto. Con la legge di bilancio avevamo portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre con 134 miliardi di euro e nel 2024 avevamo destinato oltre 500 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa.

Il via libera della Camera al cosiddetto Decreto liste d’attesa

La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo al decreto sulle liste d’attesa (clicca qui per leggere tutte le misure previste dal decreto). È un’ottima notizia: adesso, finalmente, la strada per una sanità sempre più efficiente e vicina ai cittadini è finalmente tracciata, e siamo orgogliosi che lo abbia fatto il governo Meloni.

L’attenzione del governo alla sanità è sempre stata altissima e rigorosa: con l’ultima manovra di bilancio del governo Meloni furono stanziati 136 miliardi per il fondo sanità. Senza tema di smentita, è stato il più grande investimento di sempre fatto da un governo nella sanità (clicca qui per saperne di più).

La sinistra ha provato a mistificare la realtà, ma non ci sono riusciti. I numeri parlano chiaro, e non sono interpretabili. Clicca qui per vedere come abbiamo smontato tutte le bugie della sinistra sugli investimenti del governo Meloni sulla sanità.

Meloni: “Una Sanità più vicina ai cittadini”

“È legge il decreto del Governo sulle liste d’attesa. Dopo aver portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre, compiamo oggi ulteriori passi avanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Istituiamo un sistema nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa e lo accompagniamo con un efficace meccanismo di controlli. Ampliamo l’offerta con il Cup unico regionale per mettere a disposizione sia le prestazioni erogate dal pubblico sia le prestazioni erogate dal privato accreditato.

Assicuriamo che ai cittadini sia sempre erogata la prestazione, anche con il ricorso alle prestazioni in intramoenia e delle strutture private accreditate. Aboliamo dal 2025 il tetto di spesa per le assunzioni dei medici e del personale sanitario e detassiamo le loro retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa.

Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma siamo convinti che la direzione intrapresa per costruire una sanità più efficiente e più vicina ai bisogni dei cittadini sia quella giusta. Avanti così” così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla recente approvazione del cosiddetto Decreto liste d’attesa.

Introduzione della nuova piattaforma

Il disegno di legge approvato prevede, tra le altre cose, l’introduzione di una nuova piattaforma nazionale per le liste d’attesa. Servirà ad assicurare una maggior sincronia con le piattaforme regionali andando a migliorarne la trasparenza e l’efficienza.

Si prevede. inoltre, l’inserimento delle strutture private all’interno del Cup, ovvero il centro unico di prenotazione regionale, e l’ampliamento dei giorni in cui è possibile prenotare una visita al sabato ed alla domenica.

Stop al tetto di spesa per il personale

Dopo tanti anni è finalmente stato approvato il superamento al tetto di spesa per l’assunzione di personale sanitario. Una rivoluzione che era attesa ed in passato era stata promessa, ma che la sinistra non è mai riuscita a portare a termine.