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Protocollo Italia-Romania: in carcere nei paesi d’origine

Il vertice Italia-Romania tenutosi a Roma amplia i rapporti tra i due paesi, Meloni: “I condannati scontino la pena nel Paese d’origine”

L’accordo vuole ampliare il partenariato strategico tra Italia e Romania, e contempla anche 7 tra memorandum di intesa, intese tecniche e lettere d’intenti sottoscritte dai ministri di entrambi i paesi. Le dichiarazioni del Presidente Giorgia Meloni alla stampa: “Vogliamo dare un nuovo impulso ai nostri rapporti economici e commerciali che sono estremamente buoni, ma a maggior ragione non possiamo fermarci qui”.

I settori dell’intesa Italia-Romania, giustizia in primo piano

I settori interessati dall’ampliamento dei rapporti tra Italia e Romania sono: difesa, cooperazione di polizia, giustizia, start up, cooperazione nel settore dell’energia nucleare, cybersicurezza, turismo, protezione civile, formazione dei funzionari pubblici. In materia di giustizia la svolta più importante, ovvero la possibilità che i detenuti condannati in via definitiva scontino la pena nel Paese di origine, in modo da alleggerire anche il carico delle carceri italiane.

La popolazione straniera, secondo i dati statistici, nelle carceri italiane rappresenta il 31,3% del totale della popolazione detenuta, tra questi i detenuti di nazionalità rumena rappresentano l’11,6%, i secondi più numerosi dopo i detenuti di nazionalità marocchina. Da questi dati si capisce l’importanza che un accordo di questo tipo potrà avere nell’ottica di alleggerire le carceri italiane.

Senatore Barcaiuolo: “accordo storico”

Queste le dichiarazioni di Michele Barcaiuolo, senatore di Fratelli d’Italia, Capogruppo in Commissione Esteri di Palazzo Madama: “La possibilità che i detenuti condannati in via definitiva nei rispettivi paesi scontino la pena nello Stato di origine è frutto di un accordo storico che l’Italia e la Romania hanno sottoscritto nell’ambito del vertice intergovernativo di oggi”.

Ha poi continuato: “La comunità romena è la comunità straniera più numerosa in Italia e tutti noi sappiamo quanto incide in termini di reati e delinquenza. Si tratta di un punto di svolta per la giustizia italiana. Infatti, aver stabilito con Bucarest che i detenuti romeni condannati in via definitiva possano scontare la pena in Romania è rilevante anche in chiave di deterrenza dal commettere crimini”.

Visione comune anche sulla difesa delle frontiere

I due leader hanno discusso anche i questioni sul piano europeo e geopolitico. Le parole del Presidente Meloni sul piano europeo: “Continuiamo a credere nella difesa dei confini esterni dell’Ue, nella lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani, alla costruzione di un nuovo modello di cooperazione e sviluppo con le nazioni africane, che l’Italia porta avanti con il Piano Mattei, la risposta più efficace che possiamo dare a livello europeo”.

Ha poi commentato così la possibile entrata nell’Unione Europea di nuovi paesi: “L’Italia considera una priorità il processo di riunificazione all’Europa delle Nazioni che fanno parte di questo quadrante. Sono contenta che sia un approccio condiviso dalla Romania e c’è piena convergenza sul percorso di adesione di Moldavia, Ucraina e Georgia”.