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Livorno, Ponte di Calafuria in pericolo. Ma i lavori non partono

Il Ponte di Calafuria a Livorno, costruito negli anni ’50, è un collegamento importante sulla Statale Aurelia e sta andando in malora.

I segnali sono arrivati chiari, anche da segnalazioni dei cittadini, ma Anas, che dovrebbe metterlo in sicurezza, sta nicchiando. E l’ente, invitato in Commissione in Comune, non si è presentato, come ha denunciato il nostro capogruppo Andrea Romiti.

Per questo ho presentato un’interrogazione, sottoscritta anche da altri due colleghi di Fratelli d’Italia: il vicecapogruppo alla Camera Tommaso Foti e il vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici di Montecitorio: bisogna intervenire con urgenza.

A mettere nero su bianco i problemi erano stati i vigili del fuoco di Livorno che hanno ispezionato il ponte rilevando fenomeni di “ammaloramento dovuto a corrosione superficiale delle armature di calcestruzzo con distacchi di copriferro”. Situazione che potrebbe peggiorare con i fenomeni meteo.

Per questo gli stessi hanno chiesto all’Anas che venga interdetto ai mezzi pesanti, sopra i 35 quintali.

Ad agosto scorso, il crollo di una canalina per cavi posta sotto il ponte ha comportato la chiusura della discesa naturale al mare per limitare i rischi di eventuali nuove cadute di materiale.

Nonostante l’area demaniale sia stata chiusa molte persone scavalcano pericolosamente, attraversando l’area delimitata e correndo un pericolo.

Molti cittadini, anche grazie all’utilizzo dei social network, hanno documentato con foto gli evidenti rischi di cedimento.

Nell’interrogazione in cui chiediamo un intervento urgente, domandiamo conto dello stato di manutenzione del ponte, di conoscere cosa si intenda fare per metterlo in sicurezza e se esistano perizie sismica e statica compatibile col peso che il ponte è costretto a sopportare.