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Venezuela, l’ordine del dittatore: “Togliere dalla circolazione i social”

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L’ennesimo intollerabile attacco alla libertà del popolo venezuelano da parte del dittatore comunista sanguinario Maduro

Lo sappiamo bene: particolarmente nei momenti di emergenza, i social ormai sono diventati lo strumento più immediato e semplice per diffondere notizie. Visto il moltiplicarsi dei gridi d’aiuto lanciati anche sulle piattaforme social, il dittatore sanguinario comunista – che sta violentemente reprimendo ogni opposizione al regime – ordina il blocco dei social networks in Venezuela.

Maduro oscura i social networks

“Inciterebbero all’odio e violerebbero tutte le Leggi”: con questa scusa campata in aria il dittatore Maduro ha ordinato di “togliere dalla circolazione il social network X” dal Venezuela. L’autorità per le telecomunicazioni (Conatel) bloccherà per dieci giorni l’uso del social network X in tutto il Paese.

Come sempre, il regime che opprime da anni il popolo venezuelano vorrebbe nascondere la verità e quello che accade realmente nel Paese. In seguito alle elezioni farsa che hanno assegnato la vittoria – per l’ennesima volta – a Maduro, il popolo è sceso nelle strade e nelle piazze per protestare. Sono seguite violentissime repressioni da parte del regime che ha mandato i carri armati per reprimere ogni dissenso. E adesso blocca anche i social per evitare che possano essere lanciati gridi d’aiuto o anche solo diffuse immagini della violenza inaudita con la quale il dittatore comunista sta opprimendo i venezuelani.

E TikTok sospende Maduro

La piattaforma social TikTok sospende Nicolas Maduro per una settimana per aver trasmesso “atti di violenza”. Parlando durante una sessione congiunta del Consiglio di Stato e del Consiglio di Difesa Nazionale, di cui ha condiviso alcune stralci sulle piattaforme social media, Maduro ha detto: “TikTok mi ha tolto la diretta e mi ha sospeso dalle trasmissioni fino al 19 agosto per una settimana”.

Addirittura, il dittatore sanguinario ha accusato “Il management e i proprietari di TikTok di volere una guerra civile in Venezuela, di sostenere il fascismo in America Latina e nel mondo”.

Siamo difronte all’ennesimo intollerabile attacco alla libertà del popolo venezuelano da parte del dittatore comunista che da anni opprime un intero popolo che cerca solo la libertà.