Per qualche togato rosso difendere il carcere duro per mafiosi e terroristi è un reato

Dopo che la Procura ne aveva chiesto per tre volte l’assoluzione, il Tribunale ha condannato Delmastro per rivelazione di segreto d’ufficio sul caso dell’anarchico terrorista Cospito: nei prossimi gradi di giudizio si scolpirà l’infondatezza di questo processo politico

Prima il pubblico ministero ha richiesto l’archiviazione del procedimento, ma un giudice ha ordinato l’imputazione coatta. Poi il pubblico ministero ha formulato richiesta di non luogo a procedere, ma un giudice l’ha rinviato a giudizio. E, ancora, in dibattimento il pubblico ministro ha domandato l’assoluzione, ma un tribunale lo ha condannato. Per qualche togato rosso difendere il carcere duro per mafiosi e terroristi è un reato. E per questo Andrea Delmastro è stato condannato a otto mesi.

Abbiamo difeso il carcere duro per mafiosi e terroristi

Sono orgoglioso che il Governo Meloni non abbia ceduto ai ricatti del terrorista Cospito, che in carcere parlava con i mafiosi e riceveva le visite degli esponenti del Partito democratico. E sono orgoglioso che il Governo Meloni abbia difeso il carcere duro per mafiosi e terroristi. Ma questo, per qualche magistrato militante rosso, è un reato.

Il Tribunale di Roma ha condannato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ad otto mesi per rivelazione di segreto d’ufficio sul caso dell’anarchico terrorista Alfredo Cospito. Condanna che è arrivata dopo ben tre richieste della Procura di assoluzione per Delmastro.

Riformeremo la Giustizia liberandola dalla degenerazione delle correnti politicizzate, ma continuiamo ad averne fiducia: nei prossimi gradi di giudizio si scolpirà l’infondatezza di questo processo politico. Nel frattempo siamo tutti orgogliosi dell’attività di Governo di Andrea Delmastro. Le sinistre si tolgano ogni speranza: siamo più determinati di prima.

Delmastro: “Io non ho tradito i miei ideali: ho difeso il carcere duro verso terroristi e mafiosi”

“Tre richieste di assoluzione della Procura e una condanna politica che si commenta da sola. Non mi piego e non mi fermo: attendo le motivazioni per proporre appello, certo che ci sarà un giudice a Berlino. Nel frattempo, continuo a fare il mio lavoro: difendere il carcere duro, l’ergastolo ostativo e portare avanti le riforme che l’Italia aspetta da troppo tempo”. Ha detto il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.

Meloni: “Sconcertata per sentenza su Delmastro”

“Sono sconcertata per la sentenza di condanna del sottosegretario Andrea Delmastro, per il quale il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto l’archiviazione e successivamente l’assoluzione. Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto”. Sono le parole del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla sentenza che ha colpito Andrea Delmastro.