Atreju 2025, la stagione delle riforme

Continuiamo a lavorare per mettere a terra quelle modifiche al sistema Paese di cui l’Italia ha bisogno

La crescita dell’Italia non può prescindere dalla stabilità del sistema Paese. E la stabilità deriva anche dalle riforme. Questo il tema al centro di un panel in programma ad Atreju 2025. Al confronto sono intervenuti Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Roberto Calderoli Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica amministrazione, Fabio Rampelli, Vicepresidente Camera dei deputati, Matteo Renzi, Senatore e Presidente Italia Viva. Ha introdotto Alessandro Urzì, deputato FdI, Capogruppo Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni con la moderazione di Bruno Vespa.

Casellati: “Instabilità è costata all’Italia 265 miliardi di euro”

“Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a governi guidati da persone non elette direttamente dal popolo. Questo ha alimentato una crescente sfiducia nella politica. Dal 2012 al 2022 si sono succeduti cinque governi: Monti, Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II e Draghi. Questa instabilità è costata all’Italia 265 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico, una cifra superiore all’ammontare complessivo delle risorse del PNRR.

Risorse che, con maggiore stabilità, avrebbero potuto essere impiegate meglio per rispondere alle esigenze di tanti cittadini italiani”, così il Ministro per le Riforme, Elisabetta Casellati.

Calderoli: “Sul premierato sono assolutamente d’accordo”

“Non vedo l’ora di arrivare all’elezione diretta del premier, perché nella mia di riforma, e io non rinnego niente, anzi io sono coerente col passato diversamente da chi sosteneva una cosa nel 2001 e oggi ha cambiato idea, nel 2005 ho messo l’elezione diretta del premier un po’ meno timida di quella che proponiamo oggi.

Non riceveva la fiducia perché era eletto dal popolo, nominava e revocava ministri, aveva in più la sfiducia costruttiva che io apprezzo e continuerò a apprezzare. Io sul premierato sono assolutamente d’accordo perché non c’è maggior legittimità di un presidente del Consiglio di quello votato dagli italiani. Chiunque possa dire ‘le derive’, se voi avete paura del popolo, il popolo vi ha già abbandonato, non vi vota più”, ha affermato il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Zangrillo: “Abbiamo lavorato in questi tre anni”

“Abbiamo lavorato in questi tre anni. Io ho portato 400 semplificazioni in Europa e sono state approvate e lo abbiamo fatto con un modo diverso rispetto al passato. Nel passato la semplificazione si faceva nel chiuso gli uffici. Noi siamo andati in giro per l’Italia. Abbiamo coinvolto le associazioni di categoria, il sistema imprese, i cittadini e queste 400 semplificazioni sono il risultato di un lavoro di squadra, condiviso con i nostri utenti.

Quindi abbiamo semplificazioni che non sono frutto del nostro pensiero, ma sono risultato di un’attività svolta con i nostri utenti e quindi ricevendo i suggerimenti dei nostri utenti”, così il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.