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Per la stampa di sinistra picchiare gli universitari di destra non è peccato

“Schizzi, schizzi, schizzi di materia cerebrale: ogni fascista morto e appeso all’ospedale” e il gesto della P38: i collettivi rossi riportano un clima da anni ’70 nelle Università. E i giornali di sinistra minimizzano

Un clima pesante. E preoccupante, quello vissuto in questi giorni all’Università La Sapienza di Roma. “Schizzi, schizzi, schizzi di materia cerebrale: ogni fascista morto e appeso all’ospedale”. “Camerata, basco nero, il tuo posto è al cimitero”, e chiari ed inequivoci richiami alla P38. Gli artefici sono i soliti violenti dei collettivi rossi che continuano a colpire nel silenzio della sinistra e nell’ignobile minimizzazione dei giornali di sinistra.

La sinistra coccola e protegge i violenti

Non hanno detto una parola. E quando l’hanno fatto è stato solo per minimizzare e derubricare il clima da anni ’70 che in questi giorni i violenti dei collettivi rossi hanno riportato nelle Università. Prima a Trento, poi a La Sapienza di Roma, dove per tre giorni – coincidenti con le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche in Ateneo – i collettivi di sinistra hanno messo a ferro e fuoco l’Università.

Nel silenzio di Schlein e compagni, la cieca violenza dell’estrema sinistra continua a colpire. Gli studenti di Azione Universitaria, impegnati legittimamente nelle elezioni di Ateneo, sono stati vigliaccamente aggrediti da chi pensa di poter imporre il proprio pensiero con la violenza.

E i giornali di sinistra minimizzano

Una vera vergogna. Mentre i ragazzi di Destra venivano aggrediti dai collettivi di sinistra con metodi criminali, i giornali di sinistra minimizzavano. Per loro, se a picchiare sono i violenti dei collettivi di sinistra va tutto bene. E non se ne deve parlare.

D’altronde, questi violenti dei collettivi di sinistra, oltre ad avere buone famiglie che gli consentono di andare all’Università per fare tutto fuorché studiare, sono sempre stati protetti e coccolati dalla sinistra. Amano chiamarli “bravi ragazzi”, ma sono solo dei violenti che agiscono con metodi criminali. Devono essere allontanati dalle Università: i Rettori devono intervenire con decisione contro i violenti.

Noi andiamo avanti, forti delle nostre idee. Non saremo mai ostaggio di questi facinorosi mossi solo dall’odio ideologico.