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Paolo vive: alla Fiaccolata in suo ricordo

A trentadue anni dalla sua scomparsa non dobbiamo stancarci di raccontare ai ragazzi di oggi chi sono i veri Eroi della nostra Italia e che la mafia si combatte con coraggio ogni giorno

Una marcia composta e avvolta da un rispettoso silenzio. Silenzio che, come ogni anni, si rompe in via d’Amelio solo dopo la deposizione del tricolore. Ma nell’ottobre del 1992, pochi mesi dopo le stragi, furono gli studenti palermitani a squarciare il silenzio che avvolgeva la città scendendo in piazza, tutti insieme, per manifestare contro la mafia.

Paolo vive

A Palermo erano le 16:58 del 19 luglio 1992 quando, in via d’Amelio, deflagrarono 50 chili di tritolo, occultati in una Fiat 126, uccidendo Paolo Borsellino e cinque dei sei membri della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.

Il 19 luglio è una data funesta per la nostra Nazione, che rappresenta la sconfitta delle battaglie contro la criminalità organizzata in una stagione di stragi che rappresenta una pagina buia storia d’Italia.

La Fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino

Come ogni anno, anche quest’anno ho partecipato alla tradizionale Fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino. Un uomo che per noi rappresenta un simbolo nella lotta alla giustizia e alla criminalità organizzata. 

Un uomo che, come Giovanni Falcone, sapeva bene a cosa stava andando incontro. Ma nonostante ciò andò avanti e sacrificò la propria vita per la giustizia e la legalità. E noi continueremo ogni anno a partecipare alla fiaccolata e a tutte le iniziative per tenere vivo lo spirito di Borsellino.