Parole inequivocabili di Papa Francesco contro utero in affitto e teoria gender: due follie
Nel suo tradizionale discorso di inizio anno Papa Francesco pronuncia parole inequivocabili su utero in affitto e gender. Condanna, senza se e senza ma, la pratica dell’utero in affitto definendola “pratica deprecabile che lede gravemente la dignità della donna e del figlio” e evidenziando il pericolo rappresentato dalla teoria gender relativo all’annullamento delle differenze.
Papa Francesco: utero in affitto “pratica deprecabile”
“Ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre”, ecco le parole inequivocabili di Papa Francesco sull’utero in affitto.
Definendo “Un bambino sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto”, il Papa ha chiesto “l’impegno della Comunità internazionale” a “proibire a livello universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza, la vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre registro con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati”.
Fratelli d’Italia: l’utero in affitto sia reato universale
Le parole di Papa Francesco chiudono la porta a qualsiasi mercificazione del concepimento di un bambino e del ruolo della madre ma anche alla gestazione per altri, il cui tentativo di legittimazione è una priorità della sinistra.
“Ho letto la ferma condanna di Papa Francesco alla pratica della maternità surrogata. Il Santo Padre ha anche richiesto con forza che questa pratica venisse considerata un reato univer-sale. È esattamente ciò che abbiamo previsto con una legge di cui mi onoro di essere la prima firmataria”, afferma Carolina Varchi, deputa di Fratelli d’Italia.
Papa Francesco: “la teoria gender cancella le differenze”
Il Papa parla della teoria gender come “pericolosissima”. “Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati”.