Il Presidente della Regione Enrico Rossi, che ha fondato nei giorni scorsi un nuovo partito, è rimasto iscritto nell’assemblea consiliare al gruppo del Partito democratico. Forse non ha trovato un solo uomo o una sola donna che aderisse al suo nuovo movimento e contribuisse al numero minimo di due consiglieri per formare un nuovo gruppo. Oggi, in apertura della prima seduta del Consiglio regionale dopo la fondazione del Movimento Democratici e Progressisti, ho posto in aula la questione della collocazione di Rossi all’interno dell’assemblea.
La Toscana si trova oggi nella grottesca situazione di avere un Presidente che non solo non fa più parte del partito di maggioranza assoluta, ma è completamente isolato. Rossi e i suoi lasciano così la Regione allo sbando: il Pd e i suoi satelliti o presunti tali tralasciano il governo della Toscana e dei suoi cittadini per le giravolte politiche e personalistiche della sinistra impegnata in scissioni e battaglie congressuali.