Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Il Pd e l’inquinamento della mafia: serve un commissario in Toscana

empoli castelfiorentino cantiere 429 sopralluogo 2009 inquinamento toscana

Fratelli d’Italia chiede un commissario in Toscana: Pd continua a ignorare l’inquinamento dei terreni provocato dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta

Livelli di cromo presenti sotto le strade e nei terreni fino a 27 volte superiore ai limiti consentiti. L’inquinamento delle terre in Toscana per lo smaltimento illecito dei rifiuti da parte della ‘ndrangheta preoccupa molto. Un caso emerso nell’inchiesta Keu, in cui sono coinvolti anche l’ormai ex capo di gabinetto della Regione insieme ad esponenti del Pd.

Solo che il Pd sembra voler nascondere la polvere sotto al tappeto. “Arpat non ha trasmesso in quali siti sono state svolte le verifiche per il rilevamento di sostanze tossiche e inquinanti”. E’ la denuncia dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ed Alessandro Capecchi.

“Non siamo affatto tranquilli e soddisfatti dell’operato della Regione”, hanno aggiunto. “E’ vergognoso continuare a delegittimare il consiglio regionale che invece vuole approfondire quanto accaduto ed essere coinvolto nel controllo e nella bonifica”.

Fratelli d’Italia ha così chiesto un intervento del governo con la “nomina di un commissario governativo che si occupi della bonifica della 429”. “Il Pd locale è coinvolto direttamente nello scandalo ‘keu’ e quindi non può occuparsi di risolvere la questione”, hanno ribadito Torselli e Capecchi, chiedendo un intervento urgente.

“È una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che si siano pubblicati solo i risultati preliminari dei controlli lungo la sr 429″, hanno proseguito.

“Occorre pianificare la bonifica dei siti inquinati e continuare il monitoraggio dei pozzi, come suggerito da Arpat, oltre che delle acque di rii e fiumi, per scongiurare la presenza di sostanze nocive nelle falde. – hanno chiesto ancora – Una bomba ambientale sotto i nostri piedi e per la quale i responsabili dovranno pagare. Ma adesso è indispensabile – hanno concluso – che la Regione promuova al più presto le bonifiche e tuteli la salute pubblica e ambientale”.