Incredibile nel Comune di Impruneta (Firenze). In Commissione controllo offese e minacce dal nominato Pd al Presidente di Fratelli d’Italia
Fanno la morale sui valori democratici, il rispetto, la tolleranza. Ma poi come sempre si comportano da veri dittatori. Il Pd non si smentisce mai: usa le istituzioni come se fossero la loro proprietà privata. Nel Comune di Impruneta offese e minacce al consigliere di Fratelli d’Italia.
E’ gravissimo il fatto accaduto ancora una volta in Toscana. Protagonista Marzio Magherini, presidente dell’azienda pubblica Opera Pia Vanni, nominato dal sindaco di Impruneta, ovviamente del Partito democratico. Offese e minacce dall’uomo Pd in diretta web, durante la Commissione controllo del Comune.
Ancora una volta calpestano gli altri senza pudore. Preso di mira il Presidente della Commissione controllo Matteo Zoppini, di Fratelli d’Italia. Offese e minacce pesantissime: un clima da vero terrore sovietico creato dal Pd. Che ha la sola colpa di aver fatto il suo dovere, cioè esercitare il controllo sui bilanci di un’azienda pubblica.
Insulti sulla persona e sull’aspetto fisico. E intimidazioni vere e proprie nei confronti di rappresentante eletto dai cittadini. Ecco il video.
Naturalmente dal sindaco Calamandrei nessuna presa di distanze verso questo signore. Sulle offese e minacce a Zoppini e sul silenzio del Pd ho presentato anche un’interrogazione parlamentare. E il sostegno al consigliere di Fratelli d’Italia è stato espresso anche dal nostro capogruppo in Regione, Francesco Torselli, e responsabile provinciale, Claudio Gemelli.
“In 11 anni di esperienza istituzionale non mi è mai capitato di ascoltare un ‘nominato’ rivolgere ad un consigliere eletto questi epiteti”, ha detto Torselli.
“Resto sconcertato e deluso”, ha commentato Gemelli esprimendo solidarietà a Zoppini. “Fratelli d’Italia è orgoglioso di avere un consigliere eletto come Zoppini che gode della stima di tanti colleghi e si è sempre distinto per serietà, tenacia e competenza”.
Altro che Opera Pia, ecco l’arroganza che usano contro chi non si piega alla loro dittatura. Non c’è nulla da fare, sono cresciuti con il metodo dei Gulag per reprimere gli oppositori politici: democrazia e libertà non sono nel loro Dna.
