Lo scontro politico non può e non deve sfociare nella violenza, negli insulti e, peggio ancora, nelle minacce
Che qualcuno arrivi ad usare parole così terribili nei confronti di una bambina è qualcosa che dovrebbe fare riflettere sul clima di odio che si continua ad alimentare contro Giorgia Meloni ed il suo governo. Tutto questo, oltreché spaventoso, è inaccettabile.
Le minacce tramite social: “Figlia di Meloni come ragazza di Afragola”
Da una figura come quella di un docente ci si aspetterebbe serietà e rispetto. Eppure è stato proprio un docente, tal Stefano Taddeo, a pubblicare sui propri canali social un post in cui minacciava apertamente la figlia del Presidente Meloni, dichiarando: “Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola”.
Parole inaudite e vergognose. È impensabile che queste vengano espresse proprio da un docente. E non è finita qua. Quando gli utenti sotto al suo post gli hanno fatto notare come le sue dichiarazioni fossero indecenti lui ha risposto affermando: “Mamma mia come state pieni di livore. Rilassatevi. Guardatevi i guai in casa vostra e lasciate che ognuno esprima la propria opinione. Ma siete troppo piccoli”.
Parole vergognose
Le dichiarazioni di questo docente, se così lo si può definire, sono vergognose e rispecchiano esattamente ciò che la politica non dovrebbe mai arrivare ad essere. Insulti, minacce ed attacchi di questo calibro sono inconcepibili e non sono ammissibili. Soprattutto se questi provengono da un uomo che dovrebbe insegnare ai giovani il rispetto ed i valori.
È impensabile. Questo è il frutto del clima di odio che viene costantemente alimentato nei confronti del Presidente Meloni e del governo.
La chiamata di Mattarella a Meloni
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il Presidente Meloni per esprimerle piena solidarietà rispetto alle vergognose minacce che le sono state rivolte. Un gesto chiaro ed inequivocabile. L’odio ideologico e le minacce non sono accettabili da nessuna parte politica.
Meloni: “Non è scontro politico, è odio ideologico”
“Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai.
E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”, così il Presidente Meloni si è espresso in merito alle gravissime minacce rivolte da un professore nei confronti di sua figlia.
