Migranti: la scelta dei paesi sicuri non spetta ai Magistrati

I Magistrati devono applicare la Legge, non facciano politica

Il Tribunale di Firenze ha emesso un’ordinanza con la quale è stato dichiarato nullo il provvedimento di espulsione di un immigrato tunisino irregolare sul territorio dello Stato a cui era stato rifiutato lo status di rifugiato. Non spettano ai Magistrati le scelte politiche.

La decisione del Tribunale di Firenze

Nel provvedimento emesso dal Tribunale di Firenze con il quale è stato dichiarato nullo il provvedimento di espulsione di un immigrato tunisino irregolare sul territorio dello Stato a cui era stato rifiutato lo status di rifugiato, viene scritto a chiare lettere che la Tunisia non è un paese sicuro.

Non sono i Magistrati a dover stabilire se un paese è sicuro. Si tratta di una scelta che spetta al Governo, notificandolo al Consiglio europeo, stabilire quali siano i cosiddetti “paesi di origine sicuri per i richiedenti protezione internazionale”. L’elenco è stato aggiornato, come periodicamente avviene, con il Decreto Ministeriale emanato dal governo il 17 marzo 2023: fra questi c’è la Tunisia.

I Magistrati devono assicurarsi che vengano rispettate le leggi, non occuparsi di modificarle

Lascia increduli dunque la decisione del Tribunale di Firenze di entrare in merito a riflessioni e scelte di indirizzo geopolitico. In democrazia le scelte politiche le prendono il Parlamento e il Governo perché rappresentativi della volontà popolare espressa con le elezioni. I giudici devono assicurarsi che vengano rispettate le leggi, non occuparsi di modificarle.

Spostare il potere di scelta politica da organi di rappresentanza popolare ad istituzioni non elettive sarebbe una sospensione della sovranità popolare sancita dalla Costituzione.