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Mattia Tombolini: ecco chi è il collaboratore di Ilaria Salis

Un vero e proprio curriculum di chi fa il violento di professione: pubblica foto di poliziotti presi a bastonate, elogia pericolosi criminali rossi e minaccia di morte Giorgia Meloni

Un vero e proprio curriculum da professionista, non c’è che dire. Sì, di chi fa il violento di professione. E quindi, a rigor di logica, non poteva che essere il candidato perfetto per ricoprire l’incarico di collaboratore di Ilaria Salis. Non poteva che essere scelto da colei che che è stata candidata alle elezioni europee proprio per sfuggire dalla carcerazione in Ungheria, ove era reclusa perché imputata di reati gravi.

Ecco chi è il violento collaboratore della Salis

Sulla pagina istituzionale del Parlamento europeo compare come “Assistente locale” di Ilaria Salis. Non ci sono dubbi: Ilaria Salis lo ha scelto e fortemente voluto come suo collaboratore per il suo curriculum di odiatore professionista e violento. Insomma, una di quelle persone che se la conosci, la eviti. Figuriamoci, poi, se un personaggio del genere dovrebbe poter ricoprire una qualsiasi carica in un’Istituzione pubblica come il parlamento europeo e percepire soldi pubblici.

Mentre sul suo profilo Facebook si diverte a collezionare foto di poliziotti presi a bastonate, non perde l’occasione di idolatrare violenti criminali rossi e di minacciare di morte il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sperando che bruci. Clicca qui per leggere ancora.

Il post della vergogna dell’odiatore professionista

“Ma ho anche dei difetti”. Parole indegne e vergognose se usate, come ha fatto il violento Tombolini, per commentare l’articolo di giornale del quotidiano Libero nel quale venivano riportate le fotografie dei poliziotti presi a bastonate pubblicate dallo stesso Tombolini sui suoi profili social.

Già solo questo è sufficiente per capire di chi personaggio si tratti e per capire che mai dovrebbe poter ricoprire un incarico in un’Istituzione pubblica. Chi offende, insulta, denigra o picchia le nostre donne e i nostri uomini in divisa – che ogni giorno ci difendono e garantiscono la nostra sicurezza – dovrebbe solo vergognarsi ed essere immediatamente assicurato alla Giustizia. Noi, senza alcuna minima esitazione, stiamo dalla parte delle Forze dell’Ordine, a cui rivolgo la mia piena e sentita solidarietà e gratitudine per il loro lavoro quotidiano a presidio della libertà.

Tombolini è anche fan degli sprangatori rossi

Sul profilo Facebook di Mattia Tombolini, inoltre, compare anche una foto in bianco e nero in cui cinque ragazzi armati di bastone picchiano un poliziotto caduto a terra. Un utente, rivolgendosi a Tombolini, gli chiede: «Ti piace questa?».

E Tombolini risponde: «Beh, mi affascina in qualche modo la Banda Bellini… anche…». Negli anni ’70 la Banda Bellini, nata nel quartiere milanese di Casoretto, aveva due nemici: gli “sbirri” e i “fascisti”.

Bonelli e Fratoianni restano ancora muti?

Ma il duo Bonelli-Fratoianni, coloro che hanno tanto voluto la Salis al Parlamento europeo che dicono? Avranno il coraggio di prendere le distanze dalla loro protetta e dire che si tratta di personaggi violenti che vanno allontanati o la difenderanno come, finora, hanno sempre fatto?