La sinistra e i soldi pubblici al killer per il film fantasma

Il ministero guidato da Franceschini, durante il governo Conte, ha concesso 863mila euro all’uomo indagato per il duplice omicidio. Il Ministro Giuli: “Non permetteremo più che questo accada, accerteremo ogni responsabilità e ci comporteremo di conseguenza”

Francis Kaufmann, l’uomo indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili a Roma, ha beneficiato indirettamente di 863mila euro di soldi pubblici per un film mai prodotto. Siamo sconcertati. Si tratta dell’ennesima vicenda che conferma, una volta di più, l’esistenza di un sistema quantomeno opaco e irresponsabile che ha caratterizzato l’erogazione dei fondi del cinema quando governava la sinistra.

863mila euro di soldi pubblici per film mai prodotto

L’attenzione del Ministro Sangiuliano sui finanziamenti è sempre stata altissima, tanto che ha subito impresso un radicale cambio di marcia sul vero e proprio sistema opaco realizzato dalla sinistra. Sono stati finanziati, con generose risorse pubbliche, film che hanno venduto 29 biglietti.

Ma non solo finanziamenti stellari per film che hanno venduto qualche decina di biglietti, adesso – da un’esclusiva di Franco Bechis su Open – emerge una vicenda a dir poco inquietante: sarebbero stati elargiti quasi 900mila euro per un film – mai prodotto – all’uomo indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili.

Il decreto firmato dal Ministro Franceschini (governo Conte II)

Il decreto n. 2872, firmato il 27 novembre 2020 dal direttore generale Cinema e Audiovisivo del Ministero dei Beni Culturali, all’epoca dei fatti guidato dal Ministro Dario Franceschini (Governo Conte II) autorizzava un tax credit di 863.595,90 euro al film Stelle della Notte del regista Rexal Ford.

Rexal Ford, però, è emerso essere una delle tante identità false usate da Francis Kaufmann, indagato per il duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili. Un fatto gravissimo che rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema di finanziamenti a dir poco opaco realizzato dai governi di sinistra.

Adesso basta: il cinema merita il giusto sostegno e attenzione, ma non può certo essere utilizzato come mangiatoia per lucrare ai danni dello Stato. Il governo Meloni, con il ministro Sangiuliano prima, e il Ministro Giulia ora, ha lavorato, e sta continuando a lavorare, per una radicale riforma del sistema dei finanziamenti, facendo piena luce sugli sprechi.

Ministro Giuli: “Non permetteremo più che questo accada”

“Siamo già intervenuti, e stiamo intervenendo, con maggiore decisione per riformare una normativa nelle cui pieghe si sono arricchiti truffatori e forse persone addirittura peggiori. Tutto ciò a danno dei contribuenti italiani e dei numerosi operatori dello spettacolo che lavorano in piena legittimità.

Non permetteremo più che questo accada, accerteremo ogni responsabilità e ci comporteremo di conseguenza: con rigore e discernimento, per tutelare l’onorabilità del Cinema italiano e debellare ogni sacca di parassitismo”. Sono le parole del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.