Istruzione, +40 milioni per gli asili nido

Continuiamo a sostenere le famiglie, aiutandole nel difficile compito di conciliare lavoro e genitorialità, perché nessuno sia più costretto a scegliere tra il desiderio di avere dei figli e quello di realizzarsi professionalmente

Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato dei fondi aggiuntivi per gli asili nido, per un importo pari a 40,8 milioni di euro, di cui oltre la metà destinati alle aree del Mezzogiorno. Continuiamo a sostenere le famiglie, aiutandole nel difficile compito di conciliare lavoro e genitorialità, perché nessuno sia più costretto a scegliere tra il desiderio di avere dei figli e quello di realizzarsi professionalmente.

Rafforziamo sensibilmente i servizi per l’infanzia

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato un nuovo decreto per finanziare ulteriori 64 asili nido, nell’ambito del Pnrr, per un importo pari a 40,8 milioni di euro, di cui il 55 per cento è destinato ai comuni delle regioni del Mezzogiorno.

“Investire negli asili nido è una scelta strategica per il futuro del nostro Paese. Ogni risorsa residua viene immediatamente reinvestita per creare nuovi posti nella fascia 0-2 anni, affinché si migliori l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e si garantiscano a tutti i bambini, al di là dei territori di appartenenza, le stesse opportunità. Rafforzare i servizi per l’infanzia significa anche dare un sostegno alle famiglie italiane e in particolare alle mamme lavoratrici. Questa e’ la direzione di un Governo e di un Ministero che credono nel valore della persona”, ha dichiarato il ministro Valditara.

Dalla parte delle famiglie

Il ministero dell’Istruzione e del Merito attuerà tutte le procedure di supporto per sostenere i comuni nella realizzazione delle misure, come già fatto con i precedenti bandi che hanno infatti riscosso un alto tasso di adesione anche al Sud. Restano valide le norme di semplificazioni previste per gli interventi Pnrr relativi all’edilizia scolastica.

Continuiamo a sostenere le famiglie, aiutandole nel difficile compito di conciliare lavoro e genitorialità, perché nessuno sia più costretto a scegliere tra il desiderio di avere dei figli e quello di realizzarsi professionalmente.