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Prato, inchiesta su immigrati che abbandonano quarantena

Prato: immigrati violano quarantena

Focolaio all’ex scuola Santa Caterina di Prato: immigrati positivi al coronavirus violano la quarantena. La mia interrogazione

A Prato immigrati positivi al coronavirus: alcuni hanno lasciato il centro di accoglienza, altri che hanno violato la quarantena.

La Procura della Repubblica di Prato ha aperto un’inchiesta sul centro immigrati dell’ex scuola Santa Caterina di Prato. 16 immigrati sono risultati positivi al Covid, alcuni di loro avrebbero violato la quarantena.

Un caso sul quale nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati.

Il caso del focolaio di Prato è l’ennesimo spregio ai danni dei cittadini che in queste settimane stanno facendo grandi sacrifici per contenere il contagio da coronavirus. Avrebbero dovuto rimanere in quarantena nell’ex scuola Santa Caterina di Prato, gestita dalla cooperativa 22 dell’Opera Santa Rita.

Un episodio causato ancora una volta da un sistema dell’accoglienza basato su un business dell’immigrazione mai interrotto. E che anzi oggi si sta rafforzando, sfruttando l’emergenza Covid.

La coop doveva controllare: interrogazione a Lamorgese

Chi doveva controllare gli immigrati in quarantena se non la cooperativa che li gestisce a Prato? E’ la domanda alla quale dovrà rispondere il Ministro dell’Interno Lamorgese. Vogliamo che i responsabili vengano individuati e siano chiamati a risponderne.

Gli immigrati di Prato che da positivi violano la quarantena devono perdere qualsiasi possibilità di chiedere il diritto di asilo. E devono essere rimpatriati direttamente, senza attese o perdite di tempo burocratiche: se scappano da un pericolo non possono creare un pericolo qui.

E’ inaccettabile che una sedicente accoglienza si trasformi in un tale disprezzo delle regole. Come se non bastasse oggi i cittadini sono costretti a pagare persino un presidio 24 ore su 24 delle forze dell’ordine a Prato per verificare che gli immigrati non violino la quarantena. Con i soldi delle loro tasse.

Chi ha consentito una situazione deve risarcire i danni di questa gestione scellerata, mentre l’emergenza sta mettendo a rischio sopravvivenza migliaia di imprese e di lavoratori. Continueremo a chiedere il rispetto delle regole, che devono valere per tutti: siamo stufi della doppia morale della sinistra.