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La sinistra non può permettersi di darci patenti di umanità

sinistra non dia patenti umanità

Nonostante gli scandali la sinistra ha ancora la presunzione di essere moralmente superiore a tutti. Il mio intervento alla Camera in occasione delle risoluzioni in vista del Consiglio europeo

L’abitudine a speculare politicamente su tutto e l’ingiustificata presunzione di superiorità morale: in sintesi, l’errata convinzione di essere sempre dalla parte giusta anche quando i fatti dicono il contrario. Come nel caso della tragedia di Cutro. Due tratti distintivi della sinistra italiana, sempre pronta a distribuire patenti di umanità senza averne il titolo. Non al Governo Meloni, non a Fratelli d’Italia. Tratti che ho evidenziato nel corso del mio intervento alla Camera dei Deputati in dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista della riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.

Il ruolo dell’UE e il diritto a non esser costretti a emigrare

Si parla d’Europa e non è possibile non sottolineare il ruolo che l’UE deve svolgere nel governare il fenomeno migratorio. Quando l’Europa in passato ha chiesto una mano alla Turchia per fermare i trafficanti di uomini e fermare la rotta balcanica via terra, l’Europa ha contribuito anche economicamente, consapevole che fosse necessario difendere i propri confini. Allora se è necessario difendere i confini quando è comodo alla Germania, perché non chiedere all’Europa di difendere i confini del sud quando serve all’Italia? E perché non chiedere all’Europa e all’Occidente tutto di intervenire per sostenere e dare un futuro alle nazioni africane, creando le condizioni perché chi vi abita possa riuscire a costruirsi un futuro nella propria terra? Come ha ricordato Giorgia Meloni, riprendendo un pensiero di Papa Giovanni Paolo II, esiste un diritto a emigrare, ma esiste anche un diritto a non essere costretti a emigrare.

La sinistra non ha titolo per distribuire patenti di umanità

E tornando al terribile naufragio di Cutro ho ricordato che per evitare che riaccadano tragedie, anziché strumentalizzare è necessario avere ben chiaro in mente chi sono i responsabili. Ebbene, dalle testimonianze che emergono dalle indagini è emerso che gli scafisti si sono fermati in mezzo al mare per ore mentre le onde aumentavano, perché avevano da curare i loro interessi anziché la salvezza dei migranti bordo. Scafisti che hanno impedito di chiamare i soccorsi. Scafisti che a tragedia avvenuta hanno cercato i superstiti per chiedere di saldare il conto. Eppure dalla sinistra si sono sentite voci e illazioni più contro la Guardia Costiera, la Guardia di finanza, il governo, i ministri o gli uomini delle istituzioni che contro i trafficanti di uomini. Quella sinistra che pensa ancora di poter distribuire patenti di umanità. Come se ci fosse umanità nel far selezionare dagli scafisti gli immigrati che vogliono raggiungere l’Italia. Perché stiamo pur certi che tra una donna, povera e perseguitata o che scappa da una guerra e un giovane criminale con disponibilità economica il trafficante sceglie il secondo, non certo la prima. È umanità questa? Ed è umano aprire indiscriminatamente i confini senza curarsi delle possibilità di accogliere dignitosamente gli immigrati e scongiurare il rischio che per sopravvivere finiscano per diventare manovali del crimine o vittime di tratte? Il Governo Meloni sta agendo con decisione e fermezza per contrastare e sconfiggere il traffico di esseri umani, per chiedere maggior impegno nel controllo dell’immigrazione da parte delle istituzioni europee, per pianificare interventi che migliorino le condizioni di vita nei paesi di provenienza dei flussi migratori. Perché solo così si arriverà ad azzerare il terribile numero dei morti nel Mediterraneo. Questa per noi è umanità.