Eravamo quasi preoccupati: il 25 febbraio si voterà per le elezioni regionali in Sardegna e, ancora, la sinistra non aveva gridato al pericolo fascismo
Il 25 di febbraio si voterà in Sardegna per le elezioni regionali: il nostro candidato è Paolo Truzzu (clicca qui per leggere tutti gli approfondimenti sulle elezioni in Sardegna). Ci stiamo avvicinando al giorno delle elezioni, manca davvero poco. Ed ecco che, puntualmente, la sinistra inizia a gridare al pericolo fascismo.
Todde: Governo? Fascisti
“Spero con tutto il cuore che la resistenza inizi dalla Sardegna e che si possa dire che il vento è cambiato. Sto usando parole grosse perché bisogna usarle nei confronti di chi è fascista. Stiamo parlando di oscurantismo, di repressione, di chi paragona i ragazzi che occupano le scuole a dei delinquenti. A chi mi riferisco? Il governo nazionale non si può definire diversamente. Sono fascisti e va detto”. Lo dichiara Alessandra Todde, candidata presidente della Regione Sardegna per Pd, 5stelle e campo largo della sinistra.
La sinistra vede avvicinarsi la sconfitta e grida al fascismo
Ormai può quasi dirsi un’equazione: più si avvicinano le elezioni, più la sinistra non sa più cosa inventarsi o come replicare alle argomentazioni del centrodestra e più sparano allarmi vari contro il pericolo fascismo. È un mantra a cui non crede più nessuno.
In Sardegna, dove il nostro candidato Paolo Truzzu sta facendo un’ottima campagna elettorale parlando solo di contenuti e proposte per una Sardegna migliore, non sapendo più che dire la sinistra è ripartita col grido al fascismo. Le parole di Todde sul fascismo sono ormai l’ennesimo richiamo alla battaglia di una sinistra che ha perso ogni appeal nelle persone a meno che non siano nelle Ztl.
Avanti Fratelli d’Italia per Paolo Truzzu Presidente!